Beffa di Erdogan alla Ue: 220 migranti dalla Turchia in Puglia. Fitto: “Prende 10 miliardi per frenarli”

15 Nov 2021 17:09 - di Davide Ventola
migranti Turchia, Erdogan

”Nella notte appena trascorsa altri 220 migranti sono sbarcati, da un barcone, a Santa Maria di Leuca e trasferiti al centro di accoglienza di Otranto ormai al collasso. Ai soccorritori hanno dichiarato di essere partiti cinque giorni fa dalla Turchia. Se fosse vero, sarebbe l’emblema del fallimento delle politiche europee sull’immigrazione”. Lo dichiara l’eurodeputato Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo europeo Ecr-Fratelli d’Italia.

Fitto: “Oltre al danno la beffa”

”Nessuna strategia ed azione nel Mediterraneo per un flusso migratorio oramai da anni fuori controllo – aggiunge – nonostante critiche, appelli e sollecitazioni, e, invece, paradossalmente cresce ancora di più dalla Turchia, dove, per volontà della Germania, la Commissione europea ha dato altri circa quattro miliardi (che si aggiungono ai sei già dati) per arginare il flusso dei migranti verso il centro Europa. Insomma, oltre il danno la beffa. Perché – conclude Fitto – alla fine è sempre l’Italia in prima linea a sostenere economicamente e socialmente tutti i costi dell’accoglienza”.

I migranti arrivati dalla Turchia dopo un viaggio di 4 giorni

Come ha reso noto la Croce rossa del capoluogo salentino sono 220 i migranti giunti nella notte a Santa Maria di Leuca, in provincia di Lecce, a bordo di un grande peschereccio. L’operazione è stata supportata nelle operazioni di sbarco e accoglienza dai comitati Cri di Brindisi e Taranto che hanno fornito un “prezioso supporto logistico” ai volontari muniti di dispositivi di protezione individuale per il primo soccorso alle donne, agli uomini e ai tanti minori non accompagnati provenienti da Somalia, Pakistan, Afghanistan, Siria, Iran, India, Bangladesh e Turchia. Secondo quanto riferisce l’organizzazione umanitaria sono partiti da Izmir in Turchia e sono stati intercettati a 70 miglia dalla costa salentina dalla Guardia di Finanza.

I militari, a sprezzo del pericolo di un mare agitato e con l’imbarcazione in avaria, sono riusciti a governare il peschereccio e a portare in salvo i migranti visibilmente provati dal viaggio durato 4 giorni. Sul posto i medici Usmaf, i militari della Gdf, le forze di Polizia, i carabinieri, il 118 Asl di Lecce, la Prefettura, la Caritas e gli amministratori di Santa Maria di Leuca, che hanno fatto sì che tutte le operazioni si svolgessero nel minor tempo possibile. L’avvistamento di una barca a vela che faceva presagire un eventuale secondo sbarco si è successivamente rivelato un falso allarme: era un natante vuoto e abbandonato. Fortunatamente le operazioni si sono concluse senza feriti o particolari interventi sanitari.

 

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