Ballottaggi, Berlusconi: «Sono ottimista». E su FdI: «Basta aggressioni, è la destra democratica»
A Mario Draghi di fronte al tornante più impegnativo nella sua sin qui breve esperienza politica, arriva il pieno sostegno di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere risponde in un’intervista rilasciata al Piccolo di Trieste, città interessata dal ballottaggio di domenica prossima e dove è probabile la riconferma di Roberto Dipiazza, del centrodestra. E alla domanda sulla possibile fine anticipata della legislatura, replica a muso duro: «Si voterà nel 2023. Solo un irresponsabile potrebbe immaginare di interrompere il lavoro di un governo che sta facendo ripartire l’Italia». Le tensioni e gli scontri degli ultimi giorni non sembrano preoccupare più di tanto il leader di Forza Italia.
Berlusconi intervistato dal Piccolo di Trieste
«Non parlerei di piazze affollate – sottolinea – ma di qualche migliaio di persone in buona fede e di qualche centinaio di scalmanati e di agitatori professionisti. Dobbiamo tener presente che si parla di una esigua minoranza, la grande maggioranza degli italiani non va in piazza, va a vaccinarsi, se non l’ha già fatto». Quanto al Green pass, non ha dubbi: «È una misura indispensabile a difesa della libertà dei diritti di tutti». E ancora: «Spero che l’obbligo di vaccino non sia necessario se la gran parte degli italiani continuerà a comportarsi responsabilmente». Berlusconi non si sottrae alle questioni più politiche, come quelle che vedono ora FdI e il suo leader Giorgia Meloni sotto un fuoco concentrico dopo l’assalto di Forza Nuova alla sede nazionale della Cgil.
«Insoddisfatto dal voto nelle grandi città»
«Posso dire – spiega l’ex-premier in proposito – che le posizioni di Forza Nuova e le nostalgie del fascismo non sono compatibili con la nostra cultura liberale. Ma Fratelli d’Italia è un partito della destra democratica, ben lontano da quelle idee». L’ultima domanda riguarda i ballottaggi di dopodomani. Ma Berlusconi ha qualcosa da ridire soprattutto sul primo turno elettorale. «Ovviamente – premette – non sono soddisfatto del risultato del centrodestra nelle grandi città. Però ricordo che erano elezioni per noi molto difficili: nessuna delle grandi città al voto, tranne Trieste, era governata dal centrodestra. Ma confido – è la conclusione del Cavaliere – che al secondo turno possano venire per noi buone notizie, e non solo da Trieste».