Palombelli e ospiti fanno a pezzi la Raggi su bus, buche, Olimpiadi. Lei fa la vittima: “Vergognoso” (video)

30 Set 2021 13:00 - di Giulia Melodia
Raggi Palombelli

La Raggi esce a pezzi dallo studio di Stasera Italia. Ieri, su Rete 4, la sindaca ha combinato un disastro: la conduttrice Barbara Palombelli ha avuto buon gioco nel metterla all’angolo un’ospite che non è riuscita a replicare ai rilievi mossi dagli opinionisti in studio. E a convincere i telespettatori. Come avrebbe mai potuto riuscirci del resto? Gli argomenti trattati animano le annose polemiche all’ordine del giorno dal suo insediamento in Campidoglio. E riproposte ieri in tv con la forza dei fatti. Delle argomentazioni documentali. E lei ne approfitta per fare la vittima: ma il piagnisteo, stavolta, non funziona…

Disfatta della Raggi a “Stasera Italia”: la Palombelli e gli ospiti in studio fanno a pezzi la sindaca

E non per il furore dialettico di conduttrice e ospiti in studio. Bensì per la veemenza degli argomenti sostenuti da Liguori e Ficksas, ospiti in collegamento. Veemenza che la Raggi ha tradotto e interpretato come «violenza» in un post su Facebook in cui la sindaca piagnucola agguerrita: «Nei giorni scorsi ho difeso Barbara Palombelli dagli attacchi che le erano stati rivolti per le parole vergognose e incondivisibili sul femminicidio che lei aveva detto. E non me ne pento. Perché la violenza è sempre sbagliata». Ma, perché c’è un ma a cui la prima cittadine della Capitale affida la sua recriminazione social: «Dopo il trattamento vergognoso che mi è stato riservato ieri dagli ospiti e dalla stessa conduttrice durante la trasmissione Stasera Italia, chiedo che l’Ordine dei giornalisti faccia sentire la propria voce».

E la Raggi fa il piagnisteo: grillini e un suo post su Facebook parlano addirittura di “violenza”

Siamo alle solite: alla Raggi serve l’aiutino da casa per riuscire a tutelare la sua immagine e confutare i detrattori, esasperati da anni di gestione a dir poco discussa della sua amministrazione in Campidoglio. Ma in questo caso Virginia ha di fronte a sé non cittadini inferociti, ma professionisti sul pezzo. E allora, al fuoco incrociato delle domande di Paolo Liguori (gironalista). Massimiliano Fuksas (archietetto e designer). Veronica De Romanis (docente di economia europea alla Luiss). E, ovviamente, di Barbara Palombelli, la sindaca grillina tentenna. Prova a rifilare la solita pappardella sui presunti traguardi raggiunti. E, soprattutto, scivola sulla solita, logoratissima, buccia di banana: dà la colpa alle amministrazioni che l’hanno preceduta al soglio capitolino.

Liguori e Fuksas distruggono la Raggi sulle Olimpiadi. La De Romanis sul trasporto pubblico

A partire proprio dal danno della ormai arcinota rinuncia romana alle Olimpiadi. A cui in questi giorni si è aggiunta la beffa dell’entusiastica adesione della Raggi all’annuncio di Draghi della candidatura di Roma all’Expo 2030. Un punto su cui il giornalista Mediaset, Paolo Liguori, infierisce in punta di fioretto, assestando la stoccata in profondità. «Lei ha detto no alle Olimpiadi a Roma dicendo che sarebbero state le Olimpiadi del mattone e della speculazione», esordisce l’ex direttore del Tgcom 24. Quindi aggiunge: «Poi ieri lei ha approvato la candidatura di Mario Draghi sull’Expo. Io ho applaudito a quell’annuncio. Ma avrei voluto pure le Olimpiadi, che saranno una grande occasione per Milano. Questo passaggio di posizioni è dovuto a fatti radicalmente cambiati in Italia e a Roma? Oppure ci tratta da bambini?».

Dalla Palombelli la Raggi tenta a fatica di schivare i colpi: ma la sua difesa non convince

La Raggi tenta di schivare i fendenti rivendicando gli interventi realizzati dalla sua giunta. E, soprattutto, tentando di propagandare ricchi premi e cottillon per un possibile futuro. Una prospettiva a cui, almeno in tv, la prima cittadina pentastellata dimostra di credere guardando con ottimismo all’imminente prova elettorale. Anche dicendo: «La ripresa è iniziata, i grandi gruppi di investimento stanno venendo a Roma. Le aziende partecipate ce le hanno lasciate devastate. Abbiamo risanato Atac e abbiamo comprato nel frattempo 900 nuovi autobus». Ed è proprio a questo punto che Virginia si infila in un cul de sac, da cui le riuscirà impossibile uscire per tuta la durata della sua partecipazione televisiva.

Inanellati, e neanche tutti, i disastri dell’amministrazione grillina…

Sulla vexata quaestio mezzi di trasporti pubblico, infatti, interviene la De Romanis. Che, senza fare sconti alla sindaca uscente, tuona: «Lei parla di una città che non è Roma. Lei prende i mezzi pubblici? Non prende l’autobus, forse… È lì che si capisce l’inefficienza». Un argomento incontrovertibile, al quale la Raggi non riesce a replicare se non con un laconico: «Che simpatica»… Del resto, quando si parla di trasporto pubblico imploso (con bus letteralmente esplosi anche nel centro cittadino). Di buche e di voragini che inghiottono manto stradale e vetture. E cinghiali a passeggio tra i tavolini dei bar, quali argomentazioni si possono usare in difesa di tanto e tale scempio?

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