Scontro feroce in tv, Pedullà difende Di Maio e Gasparri lo travolge: «Sei un pagliaccio»

18 Ago 2021 13:40 - di Milena Desanctis
Gasparri

«Lei è un pagliaccio e Di Maio un demente». Durissimo scontro tra Maurizio Gasparri Gaetano Pedullà in diretta a Omnibus, su La7. In studio si parla di Afghanistan e gli animi si scaldano subito. «Si dovrebbe riprendere una presenza in quella parte del mondo. Essere fuggiti in questo modo è un messaggio devastante», dice subito il senatore di Forza Italia. Il direttore di La Notizia ribatte: «La storia non insegna niente ad alcuni. Continuare a mandare dopo vent’anni eserciti e armi non serve a niente». «Dobbiamo mandare soldi ai talebani?», «Io sono molto felice di aver visto la foto a Ferragosto di  Luigi Di Maio al mare se penso che alla Farnesina o alla Difesa potrebbe esserci gente che la pensa come Gasparri. Che continuano a insistere con la politica delle bombe».

Lo scontro

Qui si scatena la bagarre. «Ma lei difende Di Maio? Ma si vergogni! – dice Gasparri – La politica delle bombe la fa Di Maio. Le bombe alla crema! I bomboloni, mangia Di Maio. Viva Di Maio, viva Di Maio!». «Faccia pure cabaret!», replica in difficoltà Pedullà, peggiorando la sua situazione. «Il cabaret lo sta facendo lei, io non ho polemizzato con Di Maio ma che lei lo difenda… Lei è un pagliaccio che difende un demente come Di Maio. Ma stia zitto, stia zitto».

Gasparri: «La cooperazione non è percorribile»

Su una cosa i due ospiti sembrano essere d’accordo. «La fuga da Kabul è una macchia indelebile su tutta la storia dell’Occidente», chiosa Pedullà, aggiungendo però subito dopo: «Quella macchia l’abbiamo fatta coi suoi metodi, Gasparri. Cerchiamo altre strade, la pace, la cooperazione, non i soldi ai talebani. Tanto peggio di così non possiamo fare».  Gasparri zittisce Pedullà: «La cooperazione con i talebani non è una via percorribile. La può fare Di Maio dalla spiaggia o i grillini, non certamente un partito che difende la democrazia e i diritti».

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