Covid: i sanitari sospesi si stanno vaccinando. E a Milano ora fioccano le lettere di riammissione
Tutto parte dalla fine di luglio, con i sanitari nella bufera. L’Ats di Milano segnalava agli Ordini professionali e alle aziende sanitarie il primo migliaio di operatori non vaccinati contro Covid. E quindi destinati alla sospensione. Com’è finita? «Molti si sono vaccinati», riferiscono dall’Ats all’Adnkronos Salute. In questi giorni, quindi, a viaggiare non sono più solo gli avvisi di sospensione. Anzi, ora fioccano le lettere di riammissione. «Ne stiamo firmando tantissime», confermano dall’Agenzia di tutela della salute. Segno che molti hanno ceduto e hanno deciso di sottoporsi all’iniezione scudo.
Sanitari, i primi nominativi
I primi nominativi erano principalmente appartenenti ad alcuni Ordini, tecnici e psicologi soprattutto. Ma, nel frattempo, erano partite altre comunicazioni, per via raccomandata, contenenti il secondo e ultimo avvertimento prima delle sanzioni. Erano circa 6mila, fra cui risultava un numero più consistente di destinatari medici e infermieri rispetto alla prima tranche.
In molti hanno deciso di fare il vaccino
Nel giro di qualche settimana quindi – considerato che siamo in pieno agosto – si chiuderà l’iter anche per loro. E al massimo intorno ai primi di settembre scatteranno i verbali per chi persevererà nel non vaccinarsi. «Finora, fra i sanitari già sospesi si stanno vaccinando in molti», evidenziano dall’Agenzia. «Forse inizialmente pensavano che non si arrivasse davvero fino al provvedimento o contavano sull’inerzia».
Sanitari, inviate le lettere di riammissione
«Ma quando ricevono la lettera che comunica loro che devono stare a casa senza stipendio, molti vanno a farlo il vaccino. La buona notizia, quindi, è che ora stiamo mandando una montagna di lettere di riammissione». E la speranza è che, anche sulla scia delle sospensioni già scattate, i numeri di questa seconda tranche si riducano già in partenza. «A settembre – concludono dall’Ats di Milano – faremo il controllo finale. Ci auguriamo di scoprireche fra i 6mila “avvertiti” più della metà si siano già vaccinati».