Addio a Gianfranco D’Angelo, un grande artista: la sua comicità cancellava il politicamente corretto

15 Ago 2021 9:54 - di Mia Fenice
Gianfranco D'Angelo

«L’attore Gianfranco D’Angelo è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia. Avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto». Lo fa sapere il suo ufficio stampa. Attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante, era nato a Roma nel 1936. Ha recitato in molti film, a teatro e in televisione in programmi cult come Drive in, Odiens e la prima edizione di Striscia la notizia. Con lui se ne va un pezzo della comicità italiana. Un grande artista, che oltrepassava con un sorriso il politicamente corretto.

Gianfranco D’Angelo, l’inizio della carriera

Debutta a teatro nel 1963. Per lui arrivano presto ruoli in commedie importanti come Alleluja brava gente, di Garinei e Giovannini. Accanto al teatro tradizionale però mette in luce ben presto doti da cabarettista di razza: dal Puff di Roma al “Derby” di Milano, D’Angelo inizia a esibirsi in tutta Italia, fino a quando non trova la sua casa nel Bagaglino di Pier Francesco Pingitore che all’epoca annovera talenti come Pippo Franco, Enrico Montesano e Gabriella Ferri. È proprio con quel gruppo che nei primi anni 70 debutta in televisione. Da Milleluci a Dove sta Zazà e Mazzabubù, il suo diventa subito un volto molto popolare.

Protagonista al cinema

Parallelamente al cinema divenne subito uno dei principali protagonisti, accanto a Renzo Montagnani, di molti titoli cult della commedia sexy di quegli anni, da La liceale a La dottoressa del distretto militare e La soldatessa alle grandi manovre. Su Rai 1, tra il finire degli anni 70 e l’inizio degli 80, è ancora protagonista di programmi comici, questa volta sganciato dal gruppo del Bagaglino: La sberla, dove inaugura un sodalizio con Ezio Greggio che durerà a lungo, Tilt e Signori si parte lo confermano come grande monologhista e anche conduttore.

Gianfranco D’Angelo, l’arrivo in Fininvest

Nel 1983 approda in Fininvest alla corte di Antonio Ricci per Drive In. Il successo è clamoroso è D’Angelo diventerà un protagonista assoluto regalando a un programma di cult personaggi come Has Fidanken, il giornalista Gervasetto.

Nel 1988, con Ezio Greggio e Lorella Cuccarini, conduce Odiens, e poi, sempre con Ezio Greggio, presenta la prima edizione di Striscia la notizia. Nel 1992 interpreta con Alida Chelli la sitcom Casa dolce casa. Nella seconda metà degli anni 90 fa ritorno in Rai, partecipando ad alcune edizioni di Carramba che sorpresa. Negli ultimi anni la sua carriera si è svolta soprattutto a teatro. Nel 2019 era apparso nel film W gli sposi diretto da Valerio Zanoli. Lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.

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