Pedrizzi (Federproprietà): “Sostegno all’Ania sulle proposte per le polizze immobiliari”

16 Lug 2021 12:33 - di Marta Lima

“La relazione della presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina (nella foto in alto), ha colto nel segno su diversi aspetti, ma in modo particolare sul richiamo alla ripresa del Paese che va sostenuta da tutte le forze sociali e produttive e con la sollecitazione al governo affinché accompagni il post-Covid con un grande sforzo di sburocratizzazione. Parole importanti sono arrivate anche sul fronte della proprietà immobiliare con il richiamo ai rischi derivanti da catastrofi naturali, che stanno aumentando rapidamente di intensità e frequenza e rendono necessaria una rimodulazione del meccanismo di risarcimento dei danni, la cui percezione, sbagliata, è che sia a carico sempre e comunque dello Stato”.
Lo dichiara Riccardo Pedrizzi, Vice Presidente di Federproprietà, a commento della relazione della Presidente dell’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici di ieri nella quale sono stati toccati anche temi relativi al settore immobiliare, evento a cui ieri ha partecipato, con un messaggio, anche il premier Draghi.

La partnership tra pubblico e privato sul mercato immobiliare

“Condividiamo la proposta della presidente Farina relativa alla creazione di forme di partnership pubblico-privato, con l’introduzione di incentivi o con la partecipazione pubblica parziale ai rischi, a fronte dell’obbligatorietà della copertura assicurativa per eventi catastrofici naturali, il che garantirebbe anche un calmieramento dei prezzi sulle polizze immobiliari su tutto il territorio nazionale con un sistema di ripartizione dei costi non solo a carico dello Stato. Sono proposte di buon senso nell’ottica della ripresa economica e di un modello di Paese che si attrezza alle emergenze senza trascurare gli interessi dei propri cittadini”.

Le parole della Farina e la relazione dell’Ania

“Negli ultimi 50 anni lo Stato ha previsto stanziamenti di 150 miliardi per le ricostruzioni post-sisma e di 160 mld per altri eventi naturali, coperti prevalentemente tramite la fiscalità generale, ma con tempi di ricostruzione solitamente lunghi e con rimborsi spesso parziali rispetto agli effettivi danni. Per una soluzione efficace ex ante a protezione di questi grandi rischi sono necessarie, come dimostra l’esperienza della quasi totalità dei Paesi sviluppati del mondo, forme di partnership pubblico-privato, realizzabili in Italia, ad esempio, con l’introduzione di importanti incentivi o con la partecipazione pubblica parziale ai rischi, a fronte dell’obbligatorietà della copertura”. Queste le parole pronunciate ieri dal presidente di Ania, Maria Bianca Farina nel corso del suo intervento all’Assemblea in merito ai rischi derivanti da derivanti da catastrofi naturali “che stanno aumentando rapidamente di intensità e di frequenza”.

Questo, spiega ancora Farina, “sarebbe il modo più rapido ed efficace per garantire una ampia partecipazione al sistema di assicurazione, condizione necessaria per offrire prezzi contenuti su tutto il territorio nazionale, certezza e rapidità dei rimborsi, un sistema equo di ripartizione dei costi, finanziato non solo dalla fiscalità generale”.

Nonostante l’Italia sia tra i Paesi europei maggiormente esposti, rileva ancora il presidente di Ania, “le coperture dei danni catastrofali e i servizi connessi sono ancora poco diffusi. La ridotta sensibilità è favorita dalla percezione che lo Stato sia tenuto a intervenire per risarcire i danni causati”.

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