Autogol di Hysaj: si presenta alla Lazio cantando “Bella Ciao”, i tifosi lo massacrano (video)

18 Lug 2021 16:39 - di Leo Malaspina

Di cosa preoccuparsi di più? Del valore del calciatore che a Napoli nessuno rimpiange, anzi, all’annuncio della sua cessione è stato tutto uno stappar di bottiglie? O dei proclami politici del neo acquisto su una piazza non proprio di sinistra? Di sicuro Elseid Hysaj ha iniziato malissimo il suo percorso nella nuova Lazio di Maurizio Sarri, anch’egli da sempre considerato il “compagno” mister di simpatie sinistroidi. Il terzino albanese ex Napoli, in una cena di squadra con tutti i nuovi compagni, ha cantato “Bella Ciao”, simbolo della sinistra e del comunismo, come si vede da un video pubblicato su Instagram da Luis Alberto. “Ce mancava solo er compagno”, commenta uno,”Pensa a giocare, invece di fare politica”, aggiunge un altro tifoso sui social, “se cantavi l’inno della Roma era meglio”, “ma per carità”, “è meglio giocare in 10” e “ma lo sa di non essere a Livorno?”.

Hysaj dal Napoli alla Lazio, tra Bella Ciao e il compagno Sarri

Alla Lazio, Elseid Hysaj ritrova il suo vecchio mister al Napoli, Maurizio Sarri, altro “compagno” inizialmente accolto con freddezza dall’ambiente della Lazio, da sempre di area destra. A Napoli per Sarri era nata anche la pagina “Sarrismo, gioia e rivoluzione”, prima che poi tradisse andando ad allenare l’odiatissima Juventus.

Hysaj, invece, aveva salutato i suoi vecchi tifosi con una lettera strappalacrime, passata inosservata, nel gelo della tifoseria, dopo i disastri degli ultimi campionati. “Un ringraziamento speciale che va a voi tifosi che avette fatto sentire come a casa mia, me e la mia famiglia. Siete una città speciale e tifosi speciali, date tanto a tutti quelli che vestono la maglia del Napoli, ma vi dico che per me è stato un onore vestire questa maglia. Per 6 anni ho dato l’anima, ho sempre sudato la maglia, ho sempre cercato di onorare la maglia, l’unica cosa che mi dispiace e non aver festeggiato il mio gol lì con voi con lo stadio pieno…”. Ma almeno non aveva salutato col Bella Ciao…

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