Novara, muore investito da un tir un sindacalista dei Cobas. La sinistra: «Un atto volontario»
Tragedia a Biandrate, nel novarese. Nei pressi dei cancelli della Lidl, dove era in corso una presidio sindacale dei Cobas, un camion ha investito un sindacalista di 37enne di origini marocchine. Adil Belakhdim, sposato, padre di due figli, che era presente alla manifestazione di protesta. L’autista del tir si è dato alla fuga. Ma è stato bloccato poco dopo all’Autogrill dell’A4 tra i caselli di Novara Est e Novara Ovest. Si tratterebbe di un uomo di origini campane.
Novara, travolto da un camion un sindacalista dei Cobas
Per la vittima non c’è stato nulla da fare, inutili i tentativi dei soccorsi del 118 per tentare di salvarlo. Feriti anche due manifestanti. Secondo una prima ricostruzione, pare che l’uomo che era alla guida del camion abbia investito di proposito il sindacalista. Che ieri sera – racconta un’amica – ha lavorato fino a mezzanotte per organizzare il presidio di stamattina. Insieme al collega milanese Pape Ndiaye. “Si tratta di un atto volontario. Adil Belakhdim ed era un nostro associato”, l’accusa dei Si Cobas Lavoratori Autorganizzati. Tra i primi a commentare il premier Mario Draghi al suo arrivo a Barcellona. “Sono molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. È necessario che si faccia subito luce sull’accaduto”.
Il sindacato: una tragedia inaudita. Un atto volontario
Il segretario generale della Cgil di Novara, Attilio Fasulo, che si trova sul luogo della tragedia, ha riferito le testimonianze raccolte dai lavoratori. L’uomo, in seguito a una discussione, avrebbe forzato il blocco della protesta per entrare nel magazzino. Investendo i lavoratori, tra cui Adil. Che è stato trascinato per una ventina di metri. “Non può non essersene accorto”, dicono.
De Petris: basta con le squadracce. La politica reagisca
Il tir ha forzato di proposito il presidio dei Cobas. È la tesi di Loredana De Petris. Che ha caldo parla di ‘squadracce’ di criminali. “L’omicidio del coordinatore del Si Cobas di Novara è un orrore tragico. Al quale tutta la politica deve reagire immediatamente con massima fermezza”. Così la capogruppo di Leu al Senato. “Non si può tollerare che i presìdi vengano attaccati da squadracce. Come è successo a Lodi la settimana scorsa. O che gli operai che protestano vengano uccisi, come è successo oggi a Novara”.
Fratoianni: i ministri del Lavoro e dell’Interno si facciano sentire
In campo anche Nicola Fratoianni che chiede ai ministri del Lavoro e dell’Interno di intervenire con fatti concreti. “Non è il momento di frasi di circostanza. Una settimana il pestaggio a Tavazzano. L’aggressione squadrista alla Texprint di Prato e ora una vittima in Piemonte. Ma è normale – attacca il leader di Sinistra italiana – che nel 2021 si finisca in ospedale o all’obitorio per difendere i propri diritti sul posto di lavoro? Alla fine c’è scappato il morto”.
Fassina: è scattata la repressione dei padroni
Ancora più esplicito Stefano Fassina. “Lavoratrici e i lavoratori della logistica si ribellano al super sfruttamento, lottano per i loro diritti fondamentali scolpiti nella Costituzione. E, in un angosciante ritorno a fine ‘800, scatta la repressione violenta dei padroni. È inaccettabile”, incalza il deputato di Leu. “È un fatto di una gravità inaudita”, dichiara il segretario generale della Cgil, Luigi Sbarra. Che parla di clima di ostracismo verso la libertà sindacale. C”he riportano indietro nel tempo le relazioni industriali nel nostro paese”. Sconvolta e addolorata dalla morte di anche la dem Valeria Fedeli. “La politica deve risolvere le contraddizioni sociali esplose nella logistica”, scrive su Twitter, per questo oggi, con il Pd, saremo a Tavazzano”.
Bersani: adesso basta, la logistica non può essere una giungla
Cordoglio e denunce trasversali nel mondo della politica. “Adesso basta! La logistica non può essere una giungla. È ora di metterci mano con decisione”. Scrive Pier Luigi Bersani su twitter. Identico messaggio dai 5Stelle. “In attesa che la magistratura faccia il suo corso, su alcune questioni urgenti che riguardano il mondo del lavoro si arrivi subito a soluzioni concrete. Non è il momento delle contrapposizioni”.
Fratelli d’Italia: conflitto sociale alle stelle. E il governo?
Fratelli d’Italia denuncia il conflitto sociale in atto. “La morte del sindacalista dei Cobas travolto da un tir è solo la punta dell’iceberg di quanto accaduto nelle ultime settimane”. Così Mauro Rotelli che parla di un’escalation di episodi di tensione. “Che vedono coinvolti lavoratori impegnati in proteste per vedere loro riconosciuto il diritto al lavoro. Ci chiediamo se, come annunciato dal ministro del Lavoro dopo i recenti fatti di Lodi, sia in via di definizione una task force. Per risolvere i fenomeni di conflittualità che stanno interessando il settore della logistica”.