Meloni stronca la Bonetti: «Vuole una legge per dire “ministra”? A sinistra le priorità sono lunari»

18 Giu 2021 10:53 - di Fortunata Cerri
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«Imprese stremate, emergenza economica, lavoratori e famiglie in crisi… e nel governo c’è chi pensa ad una legge sull’utilizzo del femminile nel linguaggio istituzionale. Questa sinistra vive su un altro pianeta, lontano anni luce dal nostro». Giorgia Meloni in post su Facebook attacca duramente il ministro Pari Opportunità e Famiglia, Elena Bonetti. Il caso è scoppiato dopo l’affermazioni della Bonetti a Un giorno da pecora. Nel post viene citata una frase del ministro: «Penso sia giusto usare ministra. Faremo una legge anche per questo». E viene riportato anche l’audio. La Bonetti poi dice: «Penso sarebbe importante promuovere la declinazione al femminile del linguaggio». Il commento alla frase è lapidario: «Le lunari priorità della sinistra».

Meloni, valanga di commenti al post

Tanti i commenti al post della leader di Fratelli d’Italia. Scrive un utente: «Se non stava scherzando è ignobile. Legiferassero sui problemi reali del Paese e si vergognassero di prendere lo stipendio. Pericolosi incapaci». E un altro si domanda: «Mi chiedo se, non sono all’altezza di vedere i problemi del paese oppure una volta raggiunta la poltrona se ne fregano del Paese».

«Vogliamo una grande Italia»

E un’altra sbotta: «Non possiamo continuare con questi personaggi fuor da ogni logica. Chi rappresenta noi cittadini deve farsi carico di una grande responsabilità. Deve farsi carico di problemi, di soluzioni, di idee, di vite da risollevare. Deve farsi carico di garantire un futuro pieno di occasioni e libero da antichi fardelli. Ma questi non ci pensano neppure, pensano solo a indorarci la pillola. Credono solo nel loro lauto stipendio e se ne fregano se il Paese va allo sfascio… Vogliamo una grande Italia»

«Ovunque si inizia dalla distruzione della lingua»

C’è poi chi dice: «Bisogna lasciare questa sinistra ormai sempre più incerta alle proprie polemiche o proposte di dubbia priorità. Il futuro vedrà, spero, prediligere una politica più concreta sui temi importanti. Forza Giorgia!». E chi è caustico: «È una questione della massima importanza, dalla quale dipendono le sorti del Paese. Infatti ovunque si inizia dalla distruzione della lingua! Continuano a non capire che ministro esprime un ruolo, una carica istituzionale, e che non è un aggettivo!». Poi c’è chi non ne può più: «Forse non si rendono conto che il popolo delle partite Iva i piccoli artigiani commercianti… sono allo stremo si vive alla giornata siamo un popolo disperato, e queste persone vivono sulla luna è terribile un vero disastro economico».

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