Conte e M5S, battesimo al veleno: la cassa langue, il debito con Rousseau incombe e Grillo imbarazza

16 Giu 2021 20:21 - di Bianca Conte
Conte M5S

Conte si presenta al suo esordio “al chiuso” in veste di capo del M5S che non ha ancora sciolto i nodi sulle risorse e sul debito con Rousseau. Il battesimo, previsto per la prossima settimana, del Neo-Movimento capitanato dall’avvocato del popolo ha ancora parecchie gatte da pelare e “sentenze” pendenti. A partire dalla vertenza scatenata a furo di popolo dalla base pentastellata in rivolta prima ancora della decisione sulla leadership, calata dall’alto di vertici sempre più discussi. Una investitura, quella di Conte alla barra del timone dell’ex vascello corsaro a 5 stelle, che parte claudicante e munita solo della foglia di fico della necessità di una restaurazione procrastinata anche troppo…

Conte capo del M5s: il battesimo sarà al chiuso

Dunque, ci siamo: battesimo “al chiuso” per il Neo-Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. All’inizio della prossima settimana, l’ex premier e leader in pectore del M5S presenterà, durante un evento pubblico, il nuovo statuto e la Carta dei valori. Documenti che dovranno essere ratificati dalla base pentastellata prima del voto sulla leadership di Conte. E stando a quanto trapela da fonti M5S, Conte avrebbe accantonato l’idea iniziale di presentare il suo progetto di rilancio in una piazza romana: la scelta, molto probabilmente, ricadrà su un luogo chiuso.

La discussione sul finanziamento della nuova creatura di Conte

Intanto, nei gruppi parlamentari aumenta l’attesa: la discussione interna verte anche sul finanziamento della nuova creatura di Conte. Il tema è stato affrontato ieri sera nel corso di un’assemblea telematica con il capo politico reggente, Vito Crimi. Dove non sono mancati spunti polemici. Secondo quanto apprende l’Adnkronos, infatti, Crimi ha invitato gli eletti di Camera e Senato a mettersi in regola con il versamento di mille euro a testa sul nuovo conto corrente del M5S, dal momento che pochi parlamentari finora hanno aderito alla campagna di finanziamento interna. Ma prima di impinguare le casse del nuovo Movimento molti grillini vogliono vedere le “carte” e attendere la presentazione del progetto di Conte per il M5S.

Conte a capo del M5S, il nodo del doppio mandato

Tra gli altri, lo ha fatto capire molto chiaramente ieri sera la deputata Azzurra Cancelleri, tra i pochi ad aver preso una posizione netta a favore dell’abolizione della regola del doppio mandato. «Io intendo versare tutto perché voglio tenere fede all’impegno preso. Mi sarebbe piaciuto un coinvolgimento maggiore sulle modifiche sostanziali e non solo la richiesta – sacrosanta – di finanziare il progetto», ha detto fuori dai denti la parlamentare siciliana all’Adnkronos, pur provando a mistificare dubbi e obiezioni in una sorta di ostentato ottimismo. Ribadito a mo’ di toppa a colori con il dire: «Sono fermamente convinta che il progetto di Conte sarà migliorativo».

L’appello di Crimi sulle quote da versare

Immediatamente, alla Cancelleri ha replicato lo stesso Crimi, asserendo in qualche modo che «se tutti avessimo fatto questo ragionamento non saremmo partiti con la rifondazione». Il senso delle parole pronunciate dal reggente, è chiaro a tutti: e parte dal presupposto che non può valere la regola dell’armiamoci e partite. tanto è vero che, a stretto giro arriva anche la sottolineatura secondo cui una cinquantina di eletti avrebbe già versato la quota per tutto il 2021. E a buon intenditor, poche parole…

Conte e il M5s e il debito con l’Associazione Rousseau

E proprio sulle risorse del Movimento incombe un’altra incognita. Un altro nodo di quelli ancora da sciogliere, infatti, come anticipato riguarda proprio il debito da saldare nei confronti dell’Associazione Rousseau: pari a oltre 250.000 euro. Ieri Crimi ha ufficializzato la separazione tra il M5S e la piattaforma di Casaleggio (anche dichiarando: «Non ci sono più vincoli»). Ma ha anche esortato chi non lo avesse ancora fatto a effettuare gli ultimi bonifici da 300 euro, almeno fino al mese di marzo. Soldi che il Movimento utilizzerà per sanare una parte del debito contratto da Rousseau per conto del M5S e che è stato oggetto della recente trattativa per la consegna dei dati degli iscritti.

I tempi “tecnici” della rifondazione

Infine, al centro del dibattito sono finiti anche i tempi “tecnici” della rifondazione. Dal momento in cui Conte presenterà lo statuto, ha spiegato Crimi, dovranno passare 15 giorni per il voto sulla nuova piattaforma (gestita da «soggetti terzi, senza ingerenze verso il M5S»). E allora, prima ci sarà un voto sullo statuto e in un secondo momento quello sulla leadership di Conte. Non solo. Insieme alla votazione relativa allo statuto potrebbe essere messa ai voti anche la destinazione degli oltre 7 milioni ancora fermi sul conto delle restituzioni, ma per ora si tratta solo di un’ipotesi. Per quanto riguarda le amministrative d’autunno, è in arrivo un vademecum per la presentazione delle liste nei comuni al voto: liste che saranno certificate tra luglio e agosto.

Conte e M5S, la questione del logo e il dominio registrato da Rousseau

Ma con quale logo? La dicitura “ilblogdellestelle.it”, dominio registrato da Rousseau, è destinata a sparire dal simbolo M5S. Nel nuovo logo, come confermato dallo stesso Conte, comparirà la data “2050”. Infine, tiene ancora banco la discussione sull’ipotesi di un ridimensionamento del ruolo di Beppe Grillo nel nuovo M5S. Le ultime uscite sulla Cina da parte del comico hanno spiazzato i parlamentari grillini e molti si chiedono se non sia il caso di rivedere le funzioni del garante…

 

 

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