Sbarchi, la Sea Eye tedesca fa rotta verso l’Italia. Malta risponde picche e la Germania tace
Nuovo pressing sulle nostre coste. Le Ong continuano a sfidare i confini italiani. La Sea Eye 4, nave battente bandiera tedesca, con a bordo oltre 400 immigrati, sta facendo rotta verso la Sicilia. Nessuno dei 6 ‘salvataggi” nel Mediterraneo è avvenuto in zona Sar italiana. Ma in acque libiche e maltesi. Eppure l’imbarcazione della Ong tedesca chiede alla nostra Guardia Costiera di prendere il controllo del coordinamento. Malta non ne vuol sapere. E ancora una volta ha sbarrato i suoi porti.
La Sea Eye fa rotta verso l’Italia dopo il no di Malta
“L’isola ha respinto la richiesta di porto sicuro. E invoca la responsabilità con lo Stato di bandiera. E il porto di origine di Ratisbona”. Così via social Gorden Isler, executive board di Sea Eye che ha annunciato che l’imbaracazione sta raggiungendo la zona Sar italiana.
L’Italia non ha responsabilità. Deve attivarsi la Germania
Ieri, il sottosegretario Nicola Molteni ha ufficialmente richiamato la Germania alle sue responsabilità, come Stato di bandiera della Sea Eye 4. Senza alcun successo. “Nessuna responsabilità italiana nel coordinamento degli eventi avvenuti in zona Sar di altri paesi. Ci aspettiamo che l’accoglienza dei migranti e lo sbarco da una nave tedesca, di una Ong tedesca, avvenga in Germania. In ottemperanza allo spirito di solidarietà e condivisione Europea”, ha incalzato Molteni. Invece l’imbarcazione ha fatto rotta verso il nostro Paese. E ora si trova a meno di 20 miglia nautiche dalle acque territoriali del nostro Paese. A ridosso della costa siciliana.
Salvini: difendere i confini è un dovere
Matteo Salvini scende in campo. “Fatemi capire. Una nave tedesca raccoglie 400 clandestini in acque libiche e maltesi, Malta rifiuta di assegnare un porto e questi si dirigono verso l’Italia. Difendere i confini non è un reato, è un dovere!”. Chi invece si candida ad accogliere la Sea Eye 4 a è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. “L’equipaggio della Sea Eye 4 ha salvato oltre 400 persone nel Mar Mediterraneo. Occorre adesso un porto sicuro. Palermo con il suo porto e in tutte le sue articolazioni sociali è pronta ad accogliere. Si attendono le decisioni delle autorità competenti».