La figuraccia di Parenzo sui social. Crosetto lo incalza, lui si arrampica sugli specchi

18 Mag 2021 11:58 - di Fortunata Cerri
Crosetto-Parenzo

Guido Crosetto mette al tappeto David Parenzo. Il fondatore di Fratelli d’Italia su Twitter si interroga su una delle vicende di questi ultimi giorni: gli incontri tra Matteo Renzi Matteo Salvini e Mancini dei servizi segreti, rilanciati da Report, la trasmissione di Rai 3.

Botta e risposta tra Crosetto e Parenzo

Scrive Crosetto: «Scusate, non capisco perché un funzionario dello Stato non possa incontrare un eletto. Chi si può incontrare, quindi? Un carabiniere, sì? Un militare? Un magistrato sì o no? Un professore o un primario? Una maestra? Un dirigente Inps? Dove trovo l’elenco di chi si può incontrare?». Ed ecco che a rispondergli c’è David Parenzo: «Si possono incontrare tutti ma nelle sedi istituzionali», puntualizza.

La figuraccia di Parenzo

Pronta la replica di Crosetto a David Parenzo: «Sì? Dimmi per cortesia dove c’è scritto?». E Parenzo in difficoltà risponde: «Pressi istituzionale». E Crosetto gli dà il colpo di grazia finale: «Assolutamente no. E parlo essendo stato istituzione». Nel botta e risposta interviene anche il deputato della Lega Claudio Borghi. «Una follia… un eletto deve poter incontrare chiunque. Ma scherziamo?».

Lo scontro sulle proteste di Napoli

Non è la prima volta che Crosetto annichilisce Parenzo. Qualche mese il conduttore de La Zanzara su Twitter aveva scritto di sentire «puzza di camorra» dietro la protesta scatenata da migliaia di persone in piazza a Napoli contro coprifuoco e lockdown. «Gli scontri di Napoli puzzano di camorra, altro che proteste contro il lockdown. Lo Stato intervenga subito». Crosetto aveva risposto indignato: «Tu e quelli che la pensano all’opposto di te state tifando perché gli scontri si facciano più violenti. Ma cosa volete, la guerra civile? Esci dalla prigione dorata dove vivi, respira l’aria in giro e poi butta acqua!». Poi per sedare gli animi esacerbati ed esortare tutti a una riflessione più lucida nelle intenzioni aveva invocato una «tregua» tra le fazioni opposte.

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