Covid, oggi 201 morti. Ottime notizie sui vaccini: funzionano tutti tra il 95 e il 99% dei casi
Sono in leggero aumento i nuovi contagi da Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore: oggi sono 8.085. Ieri erano stati 7.852. Dall’inizio della pandemia i contagi da Covid-19 registrati in Italia salgono a 4.139.160.
I test effettuati, tra tamponi antigenici e molecolari, sono stati 287.026. Il tasso di positività si attesta al 2,8%. I casi attualmente positivi sono 346.008 (-6.414). Da ieri, nelle regioni, registrati altri 201 morti, che portano il totale a 123.745 dall’inizio dell’emergenza legata al Covid-19. Sono 1.893 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 99 in meno rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 81 (ieri 91). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 13.608 persone, 672 meno di ieri.
Covid, le regioni con più casi Lombardia e Campania
La Regione in cui si registrano più casi su base giornaliera è la Lombardia con 1.396 casi. Segue la Campania con 1.110. Nel Lazio sono 35.145 gli attualmente positivi, di cui 1.589 ricoverati, 233 in terapia intensiva e 33.323 in isolamento domiciliare. Dall’inizio dell’epidemia i guariti sono 291.488, i morti 7.977 su un totale di 334.570 casi esaminati. Oggi i positivi sono stati 654.
I primi dati sull’efficacia dei vaccini
Arrivano i primi dati sull’efficacia dei vaccini in Italia. E la notizia è più che positiva. Infezioni da Sars-CoV-2 crollate del 95%, casi di malattia Covid conclamata -99%. Sono due dei dati preliminari più significativi emersi dal primo studio condotto su vaccinati italiani, a Pescara. E a spiegarli è uno degli autori: Lamberto Manzoli, direttore del Dipartimento di scienze mediche e professore di epidemiologia e sanità pubblica dell’università di Ferrara.
Covid, risultati “davvero positivi”
«L’Asl di Pescara, che vaccinava dal 2 gennaio – spiega all’Adnkronos Salute– si è detta: vediamo come stanno funzionando questi vaccini. Abbiamo condotto l’analisi con un po’ di paura. Tremavamo all’idea che non potessero funzionare. Ma con grande sollievo i dati preliminari che abbiamo osservato sono davvero molto positivi. I risultati degli studi sperimentali andavano verificati sulla popolazione generale ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo preso i vaccinati della provincia di Pescara e tutta la popolazione adulta residente (poco meno di 300mila persone). I vaccinati erano al momento in cui abbiamo condotto lo studio 62mila. Avendo dovuto escludere per i tempi tecnici necessari alla sieroconversione i vaccinati di aprile, sono stati esaminati i dati di 37mila persone e sono stati confrontati con quelli dei non vaccinati».
Fra le persone sottoposte a iniezione scudo – con Pfizer, Moderna e AstraZeneca – è risultato «evidente il calo di contagi e di malattia Covid, ma anche di morti (-91%, ma è una stima instabile). In pratica, abbiamo registrato un solo decesso».
Lo studio dell’università di Ferrara
Lo studio è stato condotto da un gruppo composto da ricercatori dell’università di Ferrara e dell’Asl di Pescara. Ha fra gli autori Manzoli e sul fronte dell’Asl pescarese Antonio Caponetti, direttore sanitario, e Graziella Soldato, “che ha vaccinato sul campo”, racconta Manzoli. Il lavoro è stato appena sottomesso per la pubblicazione su una rivista scientifica e quindi non è ancora passato dalla revisione fra pari. «I dati sono preliminari – tiene a sottolineare l’epidemiologo – e abbiamo in cantiere ulteriori analisi. Ma intanto abbiamo un follow up medio di 30 giorni. E abbiamo potuto esaminare dati che si riferiscono a due dosi di Pfizer e Moderna e una singola di AstraZeneca, perché ancora non erano partite le seconde dosi. I risultati mostrano che sono tutti davvero molto efficaci».
I risultati su AstraZeneca
Tanto per citare i dati relativi ai vaccinati con AstraZeneca, visto che il prodotto è stato spesso sotto i riflettori e ha avuto un percorso più accidentato, «la percentuale di riduzione di infezioni, casi di malattia e decessi raggiunge il 99%», riferisce Manzoli. «Magari questo dato così alto si modificherà un po’ in futuro, ma non scenderebbe di tantissimo», dice. Tutti e tre i vaccini, comunque, hanno avuto «dati simili, gli intervalli di confidenza si sovrappongono. E posso dire che vanno al di là delle più rosee aspettative. Anche i dati preliminari sugli eventi avversi sono buoni, ma non li abbiamo potuti inserire per motivi tecnici. Peccato, perché potrebbero contribuire a rassicurare le persone che ne avessero bisogno».
«Vaccinatevi»
Manzoli tira le somme di quello che i ricercatori hanno potuto osservare nella ‘vita reale’: «Da un punto di vista dell’efficacia vediamo quanto funzionano» le iniezioni scudo anti-Covid. «Quindi, vaccinatevi, se non avete altri motivi che non lo permettono». Gli esperti faranno ora altre analisi sullo stesso database: «Vogliamo capire il tasso di reinfezioni, che di solito è basso, ma vogliamo verificarlo. E, ancora, vogliamo indagare su quante, fra le persone infettate, si sono contagiate dopo essere entrate in ospedale», conclude Manzoli.
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