La confessione di Bassetti: «Sì, sono narciso e non me ne vergogno». E finisce in copertina su “Chi”

29 Apr 2021 16:32 - di Federica Parbuoni
matteo bassetti chi

Ormai sono «familiari come Bonolis». Per questo Alfonso Signorini ha deciso di dedicare ai virologi la copertina dell’ultimo numero di Chi, scegliendo fra loro «il più piacione di tutti»: Matteo Bassetti. Che ha concesso un’intervista che «non ha tradito le attese». Il direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, infatti, ha ammesso senza remore che nelle sue partecipazioni tv, oltre al dovere di informare, esiste una forma di narcisismo. Una “confessione” che ha suscitato una certa curiosità, rispetto alla quale Bassetti non si è ritratto.

«Io narciso? Tutti quelli che vanno in tv lo sono»

«È malato di narcisimo?», gli ha chiesto Alessandro Trocino, che lo ha intervistato per il Corriere della Sera di oggi. «Tutti quelli che vanno in tv lo sono. Se dicono di non esserlo, mentono. Io non ci trovo nulla di male», ha risposto Bassetti, che con Chi aveva parlato della tv come di «una droga», chiarendo comunque che «il nostro ruolo è aiutare la gente a capire».

Bassetti in copertina su “Chi”: «È il più piacione»

Proprio il ruolo assunto dai virologi tanto nella tv quanto nella società italiana è stato alla base della scelta di Signorini di accendere i riflettori anche sulla loro vita privata, proprio come fossero delle star. «È un fenomeno che mi ha incuriosito molto», ha spiegato Signorini parlando con l’Adnkronos. «Così – ha detto – mi è venuta l’idea di prendere il più piacione di tutti e devo dire che non ha tradito le attese e da uomo intelligente qual è ha detto: “Certo, mi piaccio e me ne vanto”, riconoscendo quello che i suoi colleghi non avrebbero mai il coraggio di ammettere e cioè che la televisione è una sirena al cui canto è difficilissimo resistere».

Signorini: «Dimostra intelligenza e onestà intellettuale»

«Da quando è iniziata la pandemia i virologi sono entrati prepotentemente nelle nostre case e sono diventati ormai dei volti familiari al pari di Bonolis. Ma di fatto – ha sottolineato il direttore di Chi – non sappiamo nulla di loro. Bassetti ha accettato immediatamente e con grande piacere di fare l’intervista con noi. Non avevo dubbi. Lui almeno ha avuto l’onestà intellettuale di ammettere il suo narcisismo. Non c’è nessuno che si incatena davanti al canto di questa sirena (la tv, ndr). Tutti ci vogliono andare, dai più intellettuali a quelli che fingono di non amarla semplicemente perché non sono stati invitati».

Il giornalista scherza: «Sogno una band di virologi»

Per Signorini, dunque, «il problema vero, come ammette lo stesso Bassetti, è cosa accadrà quando finirà la pandemia». Da qui la scherzosa provocazione del direttore di Chi. «Siccome lui (Bassetti, ndr) dice di essere un grande appassionato di musica leggera e racconta che Gino Paoli ha costituito la colonna sonora della sua vita, a questo punto sogno una band con Galli, Bassetti e tutti i virologi che cantano una canzone dedicata al Covid. Come vocalist ci vedo Angela da Mondello (all’anagrafe Angela Chianello, diventata famosa per la frase ‘non ce n’è Coviddi’). Sarebbe un vero trionfo», ha commentato Signorini, scoppiando in una fragorosa risata.

 

 

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