Covid, altri 390 morti. Breton: «Entro giugno all’Italia 54 milioni di dosi di vaccino»

20 Apr 2021 18:38 - di Gigliola Bardi
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Continuano a crescere i morti da Covid: nelle ultime 24 ore sono stati 390, ieri erano stati 316. Il totale da inizio pandemia arriva così a 117.633. Migliora, invece, la situazione sul fronte dei contagi, dove i nuovi casi registrati sono stati 12.074. Ieri erano stati 8.864, ma per l’ormai noto “effetto weekend” il numero dei tamponi eseguiti era stato molto inferiore: 146.728 a fronte dei 294.045 odierni. Il tasso di positività, infatti, è sceso dal 6% di ieri al 4,1% di oggi. Intanto dal commissario Ue, Thierry Breton, arrivano rassicurazioni all’Italia sulla consegna di milioni di dosi di vaccino.

Meno ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti

Migliora l’andamento dei ricoveri. In terapia intensiva ci sono oggi 3.151 pazienti, 93 meno di ieri, a fronte di 182 nuovi ingressi. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, poi, sono 481 in meno in 24 ore, così il totale scende a 23.255. Ieri, invece, i ricoveri nei reparti avevano registrato un aumento di 94 unità. Gli attualmente positivi sono oggi 482.715, vale a dire 10.774 in meno di ieri. I dimessi/guariti in 24 ore sono 22.453, per un totale dall’inizio dell’emergenza di 3.290.715, su contagiati 3.891.063 persone che hanno contratto il Covid.

«Entro giugno all’Italia 54 milioni di dosi di vaccino»

Sul fronte dei vaccini rassicurazioni sono arrivate dal commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton. Intervistato da Sky Tg 24, nell’ambito di un discorso sugli approvvigionamenti, Breton ha spiegato che l’Ue prevede che all’Italia, a fronte dei circa «14 milioni» di dosi ricevute nel corso del primo trimestre, nel secondo trimestre arriveranno «54 milioni di dosi». In questa cifra sono incluse quelle di CureVac, il quinto vaccino che si aggiunge a Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson e che dovrebbe iniziare ad arrivare intorno a «fine maggio-metà giugno». Breton ha anche spiegato di avere «davvero speranze» che si possano vaccinare «il 70% degli adulti» dell’Unione europea per «metà luglio».

 

 

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