Vaccini, chi sono i nuovi furbetti che saltano la fila: sfregio ad anziani e sanitari in tutta Italia
11 Mar 2021 8:51 - di Redazione
Vaccini e furbetti. Si è scatenata la corsa a farsi inserire nelle categorie più esposte, che vengono immunizzate per prime. A sgomitare sono magistrati, avvocati, giornalisti e politici. Gli anziani, intanto, aspettano. E’ un’inchiesta di Libero che è andata ad indagare su un malcostume che credevamo circoscritto. Così, mentre ci sono gli ottantenni che aspettano il loro turno sotto la pioggia; mentre Mattarella fa la fila seduto in buon ordine aspettando che lo chiamino; c’è chi vive pensando di essere sopra le regole sempre, fregando chi avrebbe dovuto essere vaccinato al suo posto. Una sorta di ebbrezza del privilegio.
Campania
L’analisi di questa “malattia endemica” inizia dalla Campania, dove le cosiddette «categorie prioritarie» per ottenere i vaccini sembrano moltiplicarsi. “Complice un confuso piano vaccinale”, agli ultraottantenni, agli insegnanti anche universitari (a scuole chiuse) e naturalmente alle forze dell’ordine e ai medici, si sono aggiunti anche: i farmacisti, i biologi, i veterinari, i chimici, gli psicologi, i paramedici. Non solo. Leggiamo: ” E poi ci sarebbero i fornitori di apparecchiature elettromedicali, gli assistenti dei dentisti, anche i giornalisti – da vergognarsi – e ovviamente i magistrati. Tutta gente che spinge, mentre un sacco di anziani aspettano”.
Toscana
In Toscana accade una cosa curiosa. Sulla piattaforma regionale dove gli insegnanti si possono prenotare, diviso in 24 categorie professionali precise, si legge un’altra categoria con la generica voce «altro»: “Un migliaio è riuscito a figurare nella categoria «altro» con le scuse più fantasiose. Morale: la voce «altro» è sparita. Sino a oggi, poi, sempre in Toscana, la categoria degli avvocati era stata inserita tra il personale degli uffici giudiziari (che è ridicolo) – continuiamo a leggere su Libero – . Ma sta di fatto che, su 8.600 vaccini fatti, oltre settemila sono andati proprio a loro, agli avvocati”. Il tutto mentre ci sono anziani che aspettano, e anche esponenti delle forze dell’ordine.
Vaccini ai non aventi diritto
Poi ci sono dei pasticci inenarrabili: apprendiamo che “qualche Asl, selezionando i vaccinandi in base all’esenzione dal ticket prevista per patologia, abbiano chiamato persone morte; o altre che paradossalmente invocavano la privacy sui propri dati”. Poi c’è il caso dei volontari del soccorso 118: in questo caso non ci sono piattaforme di prenotazione. A Milano “hanno beccato 220 furbetti che si erano prenotati usando un link riservato degli ospedali; l’hanno scoperto il San Paolo e il San Carlo dopo una serie di verifiche e controlli incrociati”. Furbetti, non avevano diritto di vaccinarsi in visa prioritaria. Sicuramente non avevano diritto di immunizzarsi mentre “sempre nel milanese, ci sono casi come quelli di una 95enne ; alla quale hanno fissato l’appuntamento a mezzanotte con un sms (per il mattino dopo alle 8.00): e questo per vaccinarsi a 30 chilometri di distanza.
Sicilia
In Sicilia sotto osservazione sono i centri di vaccinazione di Corleone, Petralia Sottana, il Giglio di Cefalù, Villa delle Ginestre, Policlinico, Fiera del Mediterraneo e Civico di Palermo. “Qui ci sono state delle segnalazioni dei carabinieri del Nas su decine di presunti furbetti in veste di assessori, amministratori locali, un ex magistrato, addirittura un alto prelato ed esponenti delle forze dell’ordine a cui il vaccino è stato somministrato prima che rientrassero tra le categorie autorizzate”. A Corleone, qualche giorno, fa si è dovuto dimettere il sindaco: sia lui che tutti gli assessori – tra questi il figlio del direttore sanitario dell’ospedale di Corleone – hanno avuto un vaccino Pfizer ciascuno, compreso di richiamo: anche se non figuravano in nessuna lista.
Sardegna
Addirittura in Sardegna litigano tra furbetti per i vaccini. “Precisamente a Sassari, dove il ragionamento è stato «se non mi vaccino io, allora neanche tu»”. E’ accaduto, pertanto, che le profilassi anti-Covid dei magistrati, previste dal tribunale di Sassari, siano state annullate. Perché? Perché hanno protestato gli avvocati. “I quali – diversamente dalla sciocchezza che si erano inventati in Toscana – non sono stati inseriti tra il «personale giudiziario» e allora hanno fatto fuoco e fiamme”. Le vaccinazioni avrebbero dovuto cominciare lunedì, ma le proteste hanno bloccato tutto. Una protesta arrivata fino a Cagliari, dove il presidente Aldo Luchi su Facebook aveva postato una vibrante protesta: «Come si alimentano le diseguaglianze. La vaccinazione dei soli magistrati e del personale non farà altro che alimentare la percezione già molto diffusa di costoro come una casta; immagine che auspico la magistratura organizzata saprà smentire, dissociandosi apertamente da questa iniziativa settaria».