Porro furibondo: «Davvero Conte pensa che qualcuno si beva le sue minch**te?» (video)
19 Dic 2020 18:24 - di Ginevra Sorrentino
Lo dichiara senza se e senza ma: Nicola Porro su Conte è «furibondo». Letteralmente fuori di sé: e ne spiega i motivi nel corso della diretta della Zuppa di Porro serale di ieri. È furibondo. E lo dice lui stesso. Non solo perché, come tutti, ha dovuto attendere 70 minuti di ritardo l’inizio della conferenza stampa di ieri con cui il premier ha annunciato il Dl Natale. Ma anche perché, nell’illustrare regole e divieti, Conte ha eluso le domande di alcuni giornalisti, ripropinando quelle che il conduttore di Quarta Repubblica su Rete 4, non ha esitato a definire delle «minchiate». A cominciare dalla prima domanda “scomoda”, rivolta al presidente del Consiglio da una giornalista di Sky, e platealmente elusa dal numero uno di Palazzo Chigi. Dunque, la cronista chiede: «Perché siamo diventati il primo Paese al mondo per morti di Covid?». E la replica non arriva. E soprattutto non spiega i motivi e i punti del fallimento del modello italiano, premiato tempo fa come il primo al mondo nella lotta al virus, e oggi sul primo gradino del podio per il numero di decessi registrati.
Porro su Conte: «Sono furibondo»
Quale è stata, allora, la pseudo-risposta di Conte, al drammatico interrogativo? «Bè ma anche in Francia e in Inghilterra le vittime stanno salendo sopra i 60.000 decessi al giorno… Toc toc: bussa idealmente un furibondo Porro alla porta chiusa del premier. «Presidente, perché non risponde? Ma davvero pensa che gli italiani a casa se la bevano?». E davvero, incalza il giornalista parlando agli utenti online, pensate che sostituendo il premier, e tenendo in sella Boccia, Franceschini, Di Maio, Speranza, qualcosa migliori? No. Questo è un governo che vuole propinarci quello che imbastiscono Conte e Casalino nella preparazione delle conferenze stampa. Questo spiegherebbe anche perché, a detta di Porro, sempre il premier non ha argomentato sul fatto che, solo ad ottobre, ha imposto chiusure e tagli a commercianti e imprese, nella prospettiva di “salvare il Natale”. Salvo poi sprangare tutto anche nelle festività e imporre un nuovo lockdown da zona rossa estesa all’intero Paese durante i giorni caldi delle festività.
«Conte Non risponde alle domande e dice minch**te»…
E ancora, caro Conte: perché avete agito e comunicato tutto fuori tempo massimo il 18 dicembre? Caro presidente, chiede polemico il giornalista, secondo lei hanno tutti un Falcon dell’aeronautica militare per disporre all’ultimo cosa fare delle proprie vacanze? E secondo lei – incalza Porro – i ristoratori che dovranno annullare le prenotazioni di Natale, rientreranno dei mancati introiti con i suoi ristori della min…a? Potranno utilizzare quello che hanno comprato e non potranno servire? I camerieri messi di turno otterranno quella cassaintegrazione che non è stata né rapida, né semplice, come era stato promesso? Ma davvero qualcuno crede ancora a queste minch…te?»…
«Ma davvero pensa che qualcuno se le beva?»
In assenza di repliche, allora, il giornalista infuriato alle prese con una serale Zuppa di Porro, prova a darsele da solo. Perché abbiamo un presidente del Consiglio che millanta trasparenza a fronte di, elenca il giornalista, «tutti i verbali del Cts sono secretati. Il piano pandemico è firmato 2006. Il commissario Arcuri non fa vedere i contratti sulle commissioni di mascherine da un miliardo e due. E Conte, in quest’orgia di trasparenza, non ci dice perché barrica il Paese. Senza darci dati e indicarci cosa non ha funzionato. No: ci parla del vaccino-day. Con altre locuzioni evasive. E con altre interpolazioni inesatte. Per dirla alla Porro, con altre… “balle”.
Sotto, l’estratto della diretta La Zuppa di Porro, postate sulla propria pagina Facebook da Giorgia Meloni, con la didascalia: «Le domande di Porro a cui il Presidente Conte non risponderà mai. Da ascoltare».