Il 2020 annus horribilis: da Jole Santelli a Giulio Maceratini, l’addio a tanti grandi della politica

27 Dic 2020 9:14 - di Edoardo Valci
2020

Il 2020 ha segnato in modo particolare il mondo politico. L’anno che se ne va si è portato via oltre venti esponenti di aree politico-culturali le più diverse, che spesso hanno incarnato simbolicamente vere e proprie fasi storiche dell’Italia contemporanea.

15 ottobre 2020, scompare Jole Santelli

C’è chi è caduto in action, come la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli. La sua morte, a 51 anni, lo scorso 15 ottobre a Cosenza, ha rappresentato uno choc non solo per il suo partito, Forza Italia, ma per tutto l’arco politico-parlamentare e per le istituzioni. Impossibile ripercorrere integralmente il cordoglio che la notizia ha provocato fra amici e avversari. Sergio Mattarella riuscì a riassumere in poche parole il rispetto e la stima che la circondavano. «Prima donna a ricoprire il ruolo di Presidente della Regione Calabria», disse, «si è distinta per la tenacia del suo temperamento e per la combattività che sapeva esprimere nell’azione politica e di governo. Ha affrontato con coraggio la malattia, con la quale era costretta a convivere. Non si è arresa, ha voluto fortemente portare il proprio contributo alla vita sociale. E anche per questo ha meritato stima e apprezzamento».

Il mondo della destra in lutto

Il 2020, un annus horribilis per tutti gli schieramenti. A destra sono venuti a mancare personaggi che hanno incarnato un’epoca. Per il Msi e poi An la scomparsa di Giulio Maceratini il 25 luglio, già capogruppo al Senato. Un uomo che è stato un vero pilastro della destra italiana e che ha lasciato un vuoto enorme. Una settimana prima, il 17 luglio, l’addio a un altro esponente di spicco, Gianfranco Anedda, ex capogruppo alla Camera. E ancora, agli ex senatori Antonino Caruso e Stefano Bertacco (primo capogruppo a palazzo Madama di Fratelli d’Italia). A maggio ci ha detto addio l’ex Questore del Senato Giuseppe Specchia (Msi, poi An).

L’area liberale e socialdemocratica

In un dettagliato servizio dell’Adnkronos, i dolori nell’annus horribilis. Nell’area liberale e socialdemocratica, sono scomparsi due ex ministri che hanno fatto letteralmente storia: Alfredo Biondi (Pli, poi Fi) e Enrico Ferri (Psdi). Biondi, morto il 24 giugno 2020, oltre ad aver ricoperto il ruolo di segretario del Pli nella Prima Repubblica, è stato ministro della Giustizia del primo governo Berlusconi. Indelebile nella memoria collettiva, almeno per i meno giovani, la figura di Enrico Ferri. È morto a Pontremoli il 17 dicembre. Di professione magistrato, ha guidato il Psdi. Prima di aderire a Forza Italia e all’Udeur, fu ministro dei Lavori pubblici. Viene ricordato per il limite dei 110 km orari in autostrada. Ancora alla Prima Repubblica, ma di impronta spiccatamente craxiana, è legata la figura di Giusy La Ganga, morto il 23 ottobre a 72 anni.

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