Nino D’Angelo: «È facile dire “chiudiamo tutto”. C’è gente che non ha i soldi per mangiare»

12 Nov 2020 18:24 - di Massimo Baiocchi
Nino D'Angelo

«Se lo Stato vuole chiudere tutto che lo faccia, la salute viene prima di tutto. Io dico solo che non puoi chiudere la gente in casa senza metterla in condizioni di vivere. E se si chiede un sacrificio al popolo le esigenze di quel popolo devono essere ascoltate». A dirlo all’Adnkronos è Nino D’Angelo, commentando l’ipotesi di una stretta ulteriore del governo alla sua regione, la Campania. «Se la gente non può vivere, bisogna metterla in condizione di vivere, o almeno di sopravvivere. Almeno i soldi per mangiare la gente li deve avere. È facile dire “chiudiamo tutto”, anche io lo direi. Ma ce lo possiamo davvero permettere?».

Nino D’Angelo, un atto di accusa

«Io sto per lo più a Roma», aggiunge il cantante partenopeo. «Ma dai miei parenti e amici so che a Napoli le cose che non stanno proprio bene. Io sono stato fortunato, ma penso ai miei parenti, ai miei amici, al popolo di Napoli, a quelli che non lavorano. Noi già stiamo inguaiati in una vita normale, adesso col Covid è anche peggio».

«Anche lo Stato ha doveri»

«Io dico che esistono i diritti e i doveri da parte delle persone. Però esistono anche da parte dello Stato», incalza Nino D’Angelo. «Tu non puoi pretendere che io faccia solo quello che dici tu. Vuoi chiudere? Ok, ma mi devi dare la possibilità di vivere. Allora è più onesto. Io sono uno che nella vita ce l’ha fatta, ma non posso non stare nei panni di chi ha cinque, sei figli, e non gli può dare da mangiare. Allora dico: l’Italia fa questo sacrificio, ma voi cosa fate?».

Nino D’Angelo: «Chi protesta va capito»

E sulle proteste delle scorse settimane, Nino D’Angelo analizza: «La gente è esasperata. Non ci si deve meravigliare. Esiste un detto: a famm fa uscire u lup du bosco (la fame fa uscire il lupo dal bosco). Se tu vuoi essere rispettato, devi rispettare. È semplice». Bisogna fare «tutto ciò che è necessario, ma prima bisogna dare i soldi a chi ne ha bisogno. Prima viene la gente. In questo momento di guerra, è la pace il vero traguardo».

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