Francia, cresce l’odio anticristiano: decapitata la statua della Madonna a Tarn-et-Garonne

7 Nov 2020 17:22 - di Redazione

Orrore e allarme per la quotidiana persecuzione anticristiana in Francia. Proseguono gli atti di profanazione degli oggetti di culto e dei simboli cristiani. Spesso nel silenzio generale. Mentre la nazione è nel mirino continuo dei terroristi in una spirale di sangue che parte dalla decapitazione del professore fino all‘attacco di Nizza, continua lo scempio delle icone del cristianesimo. Teste decapitate al grido di “Allah Akbar”.

Francia, decapitata la statua della Madonna a Tarn-et-Garonne

L’ultima profanazione, diffusa sui social, riguarda la decapitazione della statua della Madonna che si trova in una piccola grotta in rue du Château a Tarn-et-Garonne. L’annuncio in un tweet di don Lazzara. “In #Francia oltre a decapitare le teste al grido #AllahAkbar,  in odio alla fede centinaia di statue vengono decapitate. Come quella della Madonna a Tarn-et-Garonne. L’allarme è rosso. Ma non tutti vogliono vederlo”. 

““A volte vado a questa statua per recitare un rosario”. Racconta padre Neussi, vicario residente. “Ma lunedì sera, scendendo, nella penombra, non mi sono accorto di nulla. È stato un parrocchiano a informarmi. Sono molto sorpreso. Nulla giustifica questo atto. Nel periodo in cui viviamo ci poniamo delle domande. Fa male. È un simbolo della nostra fede”.

Il vescovo della diocesi: Deploro l’ignoranza del sacro

“La decapitazione in questo momento è una parola sconvolgente”, commenta monsignor Ginoux,  vescovo della diocesi. “Sembrerebbe che siano giovani oziosi. Mi dispiace e deploro questa ignoranza dell’oggetto sacro. La statua è stata lapidata. Dobbiamo concludere che una delle pietre ha colpito per caso la testa? O dobbiamo pensare che questi siano cattivi tiratori. Che hanno mirato alla testa e hanno lapidato il corpo?”.

Profanate chiese e cimiteri

L’allarme è altissimo. Nel mese di giugno più di cento tombe sono state rovesciate e danneggiate nel  cimitero cattolico di Tolosa. Gli attacchi prendono di mira edifici, cimiteri e altri oggetti simbolici. Spesso la Chiesa si rifiuta di  parlare di persecuzione. Per non infiammare lo scontro sociale.  Oggi l’ennesimo atto vandalico.

Arrestato un sospetto dell’agguato al sacerdote di Lione

Intanto un sospetto è stato arrestato in Francia in relazione all’agguato compiuto una settimana fa a Lione contro un sacerdote. L’uomo avrebbe confessato di essere il responsabile dell’attacco durante il quale sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro il prete. Ferito gravemente. Secondo il quotidiano Le Parisien, il movente dell’attacco sarebbe legato ad un’infedeltà coniugale. L’agguato era stato compiuto poco dopo l’attentato nella basilica di Notre-Dame a Nizza.

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