Saviano torna all’attacco: «Il Pd è vapore acqueo. E Zingaretti si sofferma solo sulle cazz***»
«Non se ne può più di chi non ha una posizione su nulla e giustifica la propria esistenza da 25 anni prima in opposizione a Berlusconi e poi a Salvini. Indignandosi quando sono all’opposizione e lasciando tutto immutato (per meglio gestire il potere) quando sono al governo. È politica questa? A me pare arte della sopravvivenza». Lo dice, intervistato da, La Stampa, lo scrittore Roberto Saviano. Torna a parlare del suo tweet contro il segretario dem Zingaretti e il Pd. E alla domanda: ha parlato di ”bugie” del Pd: a quali si riferisce? Saviano risponde: «La prima e più grande è l’inversione di rotta sulle politiche migratorie. Il dramma libico è talmente enorme che solo la storia potrà rendere giustizia all’immane sofferenza di esseri umani che preferiamo “gestire” pagando direttamente i loro carnefici».
Saviano: «Per il Pd una cosa vale l’altra»
«È offensivo», afferma, «parlare del nulla mentre sull’altra sponda del Mediterraneo la gente soffre le pene dell’inferno. Questo è il problema principale di Zingaretti. Mostra grande determinazione sulle cazzate e si defila sulle questioni fondamentali». Poi si sofferma sulla scelta dem del sì al taglio dei parlamentari. «Posso dire una cosa? Questo referendum è molto particolare e per potermelo spiegare ho ripensato alla definizione di schizofrenia. Una serie di pensieri lucidi che ruotano attorno a un pensiero delirante», incalza Saviano. «Ecco, c’è il dibattito sul referendum che è anche godibile se sei un costituzionalista o un politologo. Ma questo dibattito riguarda una questione tanto inutile per il futuro del nostro Paese da essere offensivo in sé il solo chiedersi per cosa votare. Quanto alla posizione del Pd, potrebbe votare no, forse, magari… non credono in niente. Una cosa vale l’altra».
«I dem non hanno un’identità politica»
«Perché», osserva Saviano, «loro sarebbero o sono stati “la politica”? Hanno forse mai concretamente pensato di mettere mano alla Bossi-Fini o alla Fini-Giovanardi? Si sono posti mai realmente il problema del Mezzogiorno e del lavoro? Certo, apprezzo molto l’impegno e le idee del ministro Provenzano. Però ho l’impressione che il Pd di quell’impegno e di quelle idee non sappia cosa farsene. Anzi, talvolta sembrano essere persino un incomodo». Lo scrittore annuncia poi che voterà no al taglio dei parlamentari: «Dopo la scelta della direzione, voterò convintamente No. E il mio sarà un voto contro questa classe dirigente». Commentando l’aggressione subita da Matteo Salvini afferma invece: «Ogni aggressione è terribile e avvelena il clima democratico». Saviano torna infine sul Pd. «È succube di una gravissima mancanza di identità politica. Non ha una posizione chiara sulle questioni più rilevanti. È vapore acqueo».
Pur non essendo affatto un estimatore di Saviano,sia dal punto di vista dell’obbiettivita’ che della qualità e spessore dei suoi giudizi, noto invece con piacere che, in questo caso ,fa una analisi,per me,non solo corretta,ma anche onesta e che gli rende merito,estraniandosi dal coro generale degli adulatori interessati al proprio tornaconto.
Saviano: considerato uno scrittore per mezzo libro che ha fatto? Si corichi!