Sicilia, ancora migranti positivi. A Porto Empedocle residenti in corteo: basta sbarchi (video)

7 Ago 2020 17:07 - di Riccardo Angelini
Porto Empedocle

Più di settemila migranti sbarcati in Sicilia nel mese di luglio. Risultato: un picco di casi positivi. Sui trenta segnalati nella giornata di ieri la maggior parte sono immigrati. La gestione di questa emergenza è stata tardiva e lacunosa, in ogni caso non è stata in grado di tranquillizzare le popolazioni locali, i sindaci, gli amministratori della Regione.

L’assessore Razza: da Roma ancora non definito il protocollo sanitario

“Dodici migranti positivi provenienti dall’hotspot di Lampedusa e ora a bordo della nave. Nessuna sorpresa”, l’assessore alla Salute della Sicilia Ruggero Razza tira le somme con rammarico.  “Apprendo poi dai nostri sanitari che operano in provincia di Ragusa che sono stati individuati altri 8 nuovi positivi. Si tratta dei migranti che, giunti in Sicilia, erano stati poi inviati a Bari per poi essere riportati nuovamente indietro nell’Isola, a Pozzallo”.

“Avevo denunciato questa incredibile gestione già sabato scorso in occasione della mia visita nel Ragusano. Questo caos è frutto delle indecisioni di chi a Roma sarebbe chiamato a decidere, ma che ad oggi non ha ancora definito un protocollo sanitario per la gestione dei migranti”. “La Regione, come è noto, sta agendo ben oltre le proprie competenze e lo fa innanzitutto nell’interesse della comunità e della salute di tutti, ma la situazione è davvero insostenibile- dice Razza-. Il governo nazionale si ricordi che la Sicilia è Italia”.

Corteo a Porto Empedocle: basta sbarchi

La tensione è alle stelle e lo dimostra il corteo che si è svolto nei giorni scorsi a Porto Empedocle, una delle località più coinvolte dagli sbarchi continui di migranti che arrivano dalla Tunisia. Hanno sfilato decine di cittadini, soprattutto giovani, chiamati a far sentire la loro voce dal movimento Siciliani Uniti. Chiedono la chiusura immediata della tendopoli che ospita i migranti e e dove si sono già verificate fughe incontrollate. E per ottenere più sicurezza hanno deciso di sfidare il divieto della questura.

I manifestanti – si legge sul sito agrigentino Grandangolo – sono partiti dalla Torre di Carlo V, hanno “marciato” sulla via Roma, poi lungo la via Empedocle hanno impedito la libera circolazione veicolare, e arrivati al porto, sul punto esatto in cui attracca il traghetto per Lampedusa, si sono schierati di fronte ai cancelli e hanno esposto gli striscioni contro il governo e contro le Ong. La notizia ovviamente è stata ignorata dai media nazionali.

 

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