Roma, due nomadi prendono di mira le case del centro storico “armate” di lastre e chiavi inglesi
Le proteste dei cittadini inascoltate, la rabbia della gente ignorata. A Roma l’emergenza dei campi nomadi è sempre ad alti livelli. Nei quartieri del centro e in periferia la situazione peggiora di giorno in giorno. Sugli autobus e in metropolitana i cittadini stanno sempre attenti. Ma guai a criticare, arriva la stangata del politicamente corretto, con i residenti che si beccano anche l’accusa di essere intolleranti e razzisti.
Le due giovani nomadi accusate di furto aggravato
L’ultima, in ordine di tempo, accade proprio nel centro storico. I carabinieri di San Lorenzo in Lucina bloccano due giovani nomadi per tentato furto aggravato in concorso in abitazione. Una ha 20 anni, l’altra 21. Quest’ultima – come spesso accade – è in stato di gravidanza avanzata.
Sono entrate nel condominio di via dell’Orso
I carabinieri riconoscono le due nomadi, già note per precedenti reati specifici. Iniziano a pedinarle mentre loro si aggirano con fare sospetto in via del Corso. Poco tempo dopo, i militari le notano mentre si introducono all’interno di un condominio in via dell’Orso. Non appena escono, le bloccano. Poi fanno una verifica nel condominio e scoprono numerosi segni di effrazione su diverse porte d’ingresso delle abitazioni.
Le nomadi avevano gli arnesi da scasso
Le giovani nomadi fermate, che evidentemente non erano riuscite ad accedere nelle case, erano in possesso di attrezzatura e arnesi atti allo scasso. Avevano due lastre artefatte, tre cacciaviti, due forbici e una chiave inglese. Tutto