Mondragone, il trucco di De Luca: nasconde i contagi a Salvini, poi spunta il dato choc

1 Lug 2020 12:29 - di Lucio Meo

A distanza di due giorni dalla burrascosa visita di Matteo Salvini a Mondragone (video), si passa dal contagio zero al contagio rosso: sono 28 i casi di coronavirus emersi – guarda caso – dalla seconda attività di screening, con esecuzione di circa 3mila tamponi, attivata dopo la scoperta del focolaio di Covid-19 nella comunità bulgara residente a Mondragone (Caserta).

La sensazione è che il boom di contagi sia scattato ad “orologeria”, con uno slittamento orchestrato dal governatore De Luca per evitare che Salvini, nel giorno del comizio, potesse attaccarlo sul focolaio ancora in atto. Un modo abituale, quello del presidente-sceriffo, di utilizzare anche il coronavirus per la sua personale campagna elettorale, fin dall’inizio della pandemia.

Mondragone, i dati altalenanti di De Luca

Dal primo screening (circa 750 tamponi) erano risultate positive 43 persone, quasi tutte di nazionalità bulgara e residenti nei cosiddetti Palazzi Cirio. Il nuovo dato è contenuto nell’ordinanza firmata ieri sera dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca con la quale sono state prorogate fino al 7 luglio le misure di contenimento per i cittadini residenti o domiciliati nei cosiddetti Palazzi Cirio.

I 28 casi sono così ripartiti: 2 sono stati rilevati il 27 giugno, 13 il 28 giugno e 13 il 29 giugno.Il Dipartimento di prevenzione della Asl di Caserta ha evidenziato che 27 dei 28 casi positivi rilevati sono risultati essere dipendenti di un’azienda agricola sita nel comune di Falciano del Massico, confinante con Mondragone. I dipendenti risultati positivi sono domiciliati a Mondragone (18), a Falciano del Massico (4), a Sessa Aurunca (3), a Carinola (1) e a Recale.

Caldoro denuncia il bluff di De Luca

Sulla vicenda del ritardo dei dati diffusi dalla Regione Campania è intervenuto  Stefano Caldoro, candidato del centrodestra a Governatore, nel corso della conferenza stampa di stamattina: “Un focolaio può capitare – ha spiegato Caldoro – ma che non c’erano contagi era una menzogna. Ieri, anche per merito del presidente della Provincia di Caserta, abbiamo scoperto che ci sono 23 nuovi contagi. Perché sono stati nascosti? Perché si doveva dire che non c’erano nuovi contagi prima che venisse Salvini? Bisogna affrontare i problemi, non utilizzarli politicamente, e a Mondragone dobbiamo dire la verità altrimenti generiamo panico”.


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