Il terrorista Cesare Battisti torna in libreria. E la sinistra francese lo celebra

12 Giu 2020 12:20 - di Monica Pucci

Dal carcere non ha smesso di scrivere. E ora Cesare Battisti, considerato dalla sinistra intellettuale più uno scrittore che un terrorista, torna in libreria. E si prepara ad essere accolto con tutti gli onori dalla critica francese di sinistra, che da anni lo coccola insieme con gli intellettuali che ne hanno protetto la latitanza. Dal carcere di massima sicurezza della Sardegna (da dove aveva chiesto di essere rimesso in libertà a causa del coronavirus), Battisti firma un libro, “Indio”, che da oggi – come annuncia Repubblica –  si trova nelle librerie d’Oltralpe. Un romanzo noir dai toni esotici che rischia di riaprire ferite mai rimarginate per le famiglie delle vittime …”, scrive il quotidiano romano.

Cesare Battisti lo scrittore terrorista

L’ex terrorista rosso Cesare Battisti, 63 anni, che sta scontando l’ergastolo per quattro omicidi nel carcere di massima sicurezza di Oristano, dunque, torna a pubblicare i suoi romanzi noir in Francia, la nazione che ha ospitato la prima fase della sua latitanza e che lo ha visto debuttare come scrittore alla metà degli anni ’90.

Otto anni dopo il suo ultimo libro, “Faccia al muro” (apparso in edizione originale in francese dalla casa editrice parigina Flammarion e tradotto in italiano da DeriveApprodi, sempre nel 2012), l’ex componente dei Proletari Armati per il Comunismo ha scritto “Indio”, secondo l’editore francese, “un appello luminoso per la libertà, una storia affascinante sulla riconquista di un ricordo rubato”. Un libro attesissimo, secondo l’editore. Forse da chi a sinistra, in questi anni, lo ha protetto e finanziato. Non certo dai parenti delle sue vittime, al quale il terrorista comunista si era rivolto sperando in uno sconto di pena…

“Indio” e l’inno alla libertà

Indio” intreccia indagine e narrativa storica intorno alla scoperta del Brasile nel 1500. Nella nazione sudamericana Battisti ha vissuto dal 2004 al 2018, inizialmente come rifugiato, poi imprigionato e quindi scarcerato in una controversa battaglia giudiziaria che ha negato per anni la sua estradizione in Italia.

Originariamente programmato da Seuil per l’uscita nell’ottobre 2019, il romanzo noir è stato poi spostato dalla casa editrice dopo le confessioni di Battisti. Arrestato in Bolivia il 12 gennaio 2019, poi estradato in Italia l’ex terrorista il 25 marzo successivo ha ammesso la sua partecipazione ai quattro omicidi per i quali era stato condannato in contumacia in Italia.

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