Fratelli d’Italia: «Basta con gli annunci. Ai piccoli Comuni mancano più di due miliardi»

8 Giu 2020 14:29 - di Aldo Garcon
Fratelli d'Italia

«Mentre le risorse della Legge sui piccoli Comuni non vengono distribuite da quattro anni, ai Comuni mancano quasi due miliardi di euro per coprire l’emergenza». Lo dichiarano il deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, capogruppo in commissione Ambiente alla Camera e Andrea Putzu, responsabile nazionale dei Piccoli Comuni. «I Comuni – denunciano – pagano un peso altissimo per il coronavirus. E dopo essere stati sulle barricate i giorni del lockdown, affrontano oggi i numerosi disagi di tante categorie fortemente penalizzate dalla crisi. I piccoli Comuni in particolare sono da sempre il primo baluardo per i cittadini. Nonostante il personale ormai ridotto al lumicino dai tagli costanti degli ultimi anni».

Fratelli d’Italia: «La misura è colma»

«Ora però – sottolineano i due esponenti di FdI – la misura è colma e la crisi ha solo acuito una situazione che era già drammatica. I sindaci si appellano al governo non per ottenere maggiori risorse per pianificare opere pubbliche o disegnare il futuro. Ma per riuscire a lenire il disagio di categorie che mai prima d’ora avevano bussato alla porta dei municipi. Artigiani, commercianti e partite Iva che per anni hanno contribuito con il versamento delle imposte ad erogare servizi locali, oggi sono in grave difficoltà e si rivolgono all’ente locale più prossimo che però non ha gli strumenti per intervenire».

«Servono risorse immediate per i territori»

De Carlo e Putzu concludono: «Urgono risorse immediate per il presente e lungimiranti politiche per pianificare un futuro diverso con al centro i Comuni e la loro proverbiale capacità di rispondere alle esigenze dei territori. È ora di smetterla di fare annunci e crediamo sia arrivato il momento di agire. Basterebbe finanziare pesantemente la Legge sui piccoli Comuni che, in 4 anni, non ha ancora distribuito un euro. In commissione Ambiente abbiamo chiesto un’indagine conoscitiva per capirne le ragioni».

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