Figuraccia Di Maio: Atene e Lubiana sono uguali. Posta le stessa foto e il web si sganascia
Atene e Lubiana sono la stessa cosa? Per Di Maio sì. Il ministro degli Esteri grillino prosegue con coerenza con le sue gaffes geografiche, che tanto ludibrio gli hanno procurato. Nemmeno qualche ripetizione. La gaffe stavolta è fotografica, postata sulla sua pagina ufficiale: il che è molto grave: “Appena atterrati ad Atene”, recita in un post su Facebook; in cui informa di essere andato in Grecia . Il fatto è che solamente quattro giorni fa, il ministro degli Esteri era stato a Lubiana, in Slovenia. Anche in quell’occasione, Di Maio ne aveva informato gli utenti social. Ma la figuraccia marchiana è che in entrambe le occasioni, il post era accompagnato da una foto: Luigi Di Maio si trovava nello stesso posto con vestito, sfondo e mascherina identici. Ridicolo? No. Drammatico, avvilente. L’ultima di una lunga, patetica, serie. Cile, Venezuela, Matera…
La foto usata per il viaggio a Lubiana fatto per incontrare il ministro degli Esteri sloveno Anze Logar riferiva le motivazioni dell’incontro. “Durante questa emergenza con la Slovenia abbiamo mantenuto stretti contatti. Parleremo di flussi turistici, così come accaduto ieri in Germania. Stiamo entrando nel pieno della stagione estiva e per dare lavoro e ossigeno ai nostri imprenditori, dobbiamo permettere ai turisti stranieri di arrivare in Italia. Quindi evitare blocchi e discriminazioni”. La linea del post “greco” era più o meno la medesima. Tanto simile da usare persino la stessa foto. Incredibile. Osservandole, si tratta dello stesso posto e dello stesso giorno come si evince dallo sfondo : edificio arancione dietro le spalle, alcune palme poco lontane e la scaletta di un aereo sulla pista.
Il web si sganascia contro Di Maio
La concomitanza della stessa foto per identificare lo stesso viaggio è stata sbertucciata non poco: ironie a non finire: “Incredibile quanto si somiglino Lubiana e Atene”, ha scritto – tra gli altri su Facebook Federico Palmaroli, fondatore della pagina “Le più belle frasi di Osho”. Di lì si è scatenato l’inferno sul ministro degli esteri sempre più ridicolo e inutile. Alla fine di entrambi i post Di Maio ci ha messo una toppa più ridicola della gaffe stessa. Viene infatti specificato che, per accompagnare le didascalie riguardanti i due viaggi, sono state usate “foto di repertorio”.
Repertorio un cavolo, scrivono infuriati dai social. “Un Ufficio Comunicazione che si rispetti non può mettere la stessa foto di repertorio per documentare due diversi luoghi e due diversi momenti”: scrive un utente -“Non esiste proprio”. C’è chi gli rinfaccia tutte le sue figuracce in geografia, chi si imbufalisce per l’ignoranza dimostrata dal suo staff. I più si chiedono cosa ancora ci stia a fare un ministro così…
uno a cui non farei fare l’amministratore al mio condominio è mai possibile che possa rappresentare l’italia nel mondo.
Non conosce la geografia e la storia, non sa pronunciare i nomi dei leader politici e soprattutto quando parla con loro lo fa in inglese o in dialetto napoletano.