Anche la Roma di Pallotta chiede un prestito garantito dallo Stato. 6 milioni per gli stipendi
Anche la Roma di Pallotta batte cassa. Ma stavolta alle banche chiede un prestito garantito dallo Stato. 6 milioni di euro per pagare gli stipendi, sfruttando il Decreto Liquidità come fatto da tante altre aziende. La convenienza, nella richiesta presentata al fondo di garanzia dell’istituto Mediocredito, è nell’interesse annuo: un ottimo 2,35% annuo che non è sfuggito all’Ad Fienga. Anche la Roma perciò accede al credito agevolato. La motivazione addotta è quella di poter pagare i dipendenti del club. Sia Fonseca sia i giocatori, dopo aver accettato la rinuncia alla mensilità di marzo e di spalmare quindi le successive tre, dal primo luglio torneranno infatti a stipendio pieno. E non avendo ancora perfezionato operazioni di mercato capaci di rimpinguare cassa, ecco l’idea. Appena la richiesta sarà controfirmata si passerà all’erogazione. E, passi che la banca prescelta è la Popolare del Lazio. Quando si tratta di denaro non si può scherzare. Visto che si può, perché non farlo si saran detti dalle parti dell’Eur. Prima di andare a Trigoria a verificare lo stato di salute della squadra che stasera torna in campo contro la Sampdoria dell’ex Claudio Ranieri. Da ricordare infine che la Roma è orfana recente del suo direttore sportivo Petrachi, sottratto al Toro di Cairo meno di un anno fa, ma appena cacciato dalla Capitale per chiara incompatibilità “dialettica” con la proprietà.