Quelle due o tre cose rivoluzionarie che il governo non ha voluto fare

4 Mag 2020 6:00 - di Francesco Storace

Si sono consegnati gli imprenditori nelle mani delle banche, anziché garantire “liquidità reale ed effettiva, logicamente in forma di finanziamenti a fondo perduto, onde non incrementare ulteriormente il livello di indebitamento delle aziende ed inficiarne ancor più l’andamento“.

Non ci si è proprio posto il problema “se le maggiori spese, che gli operatori economici devono sostenere per garantire standard più elevati di sicurezza sanitaria, possano essere in qualche modo ristorate (anche con bonus o crediti d’imposta), o se, invece, debbano restare interamente a carico degli stessi”. Era l’esempio del ristoratore, ma può essere di qualunque altro imprenditore.

Riforme? Nulla di nulla. Dicono i commercialisti: “Basti già pensare agli effetti che potrebbero conseguire ad una sostanziale riforma del sistema fiscale e dell’intero comparto pubblico.

Il parossistico proliferare delle norme tributarie ed il livello eccessivo della tassazione hanno, invero, compresso lo slancio economico del Paese, rendendolo al contempo meno attrattivo agli occhi degli investitori esteri”.

Troppa zavorra sul lavoro

E ancora, tanto per capire come sta combinata l’Italia: “Con l’onere indiretto determinato da una burocrazia inefficiente, che da sempre, ma ancor più oggi, diventa una insopportabile zavorra, il quadro si staglia nella sua interezza”.

Colao e compagnia ne hanno parlato a Conte o stanno lì anche loro solo per farci impazzire sul numero esatto dei nostri congiunti, graditi o meno che siano?

Invece non ci ha pensato nessuno, tra I cervelloni che abbondano nelle task force a dar vita ad una rivoluzione per accompagnarci al ritorno ad una vita normale e possibilmente migliore di prima. La riforma del fisco. La riqualificazione della spesa pubblica. La semplificazione normativa. La fine dell’oppressione statale sul cittadino.

Non sarebbe stato forse questo il momento propizio per tirare le fila delle necessità reali dell’Italia? Macché, torneremo ad avvilupparci nell’eterna trattativa del futuro tra sindacati e burocrazie varie per non cambiare mai nulla.

Perché siamo governati da una classe dirigente più attenta a se stessa che agli italiani e ci trascineremo i problemi fino a stramazzare a terra. Eppure, l’Italia merita ben altro che rinunciare a progettare il domani. Invece bastavano due o tre cose…

Commenti

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  • eddie.adofol 22 Maggio 2020

    PREPARARSI ALLA GUERRA CIVILE RAZZISTI E SOVRANISTI PERO’ ITALIANISSIMI – CONTRO FASCISTI ROSSI E ANTI ITALIANI – FACCIAMOLA QUESTA BATTAGLIA E CHI VINCE SI PRENDE TUTTO IL CUCUZZARO – I SINISTRI SONO ABITUATI ALLA BATTAGLIA POI VEDIAMO QUESTE SARDINE – GIROTONDI – FEMMINISTE E PURE GIORNALISTI/E – SE AVRANNO CORAGGIO DI COMBATTERE CON LE ARMI IN PUGNO- CE’ UN’ALTRA SOLUZIONE UN REFERENDUM E SCEGLIERE TRA LA MONARCHIA E QUESTA Repubblica DI PARASSITI PERDENTI CHE STANNO SEMPRE AL GOVERNO —–

  • GIORGIO MARIA BORGATO 5 Maggio 2020

    Questo articolo , firmato Storace , ma ho i miei dubbi , è veramente illeggibile . Una sfilza di nenie senza nessuna incisività . Oltre al titolo accattivante , il nulla .
    Ormai leggerò solo quelli di Gasparri , non un gran letterato , ma che rinuncia volentieri alle frasi ad effetto e dice le cose che bisogna dire , pura e utile informazione .

    • Francesco Storace 6 Maggio 2020

      Anche io

  • Nicolo' 4 Maggio 2020

    E’ per queste ragioni qui che bisogna picchiare duro sul governo.
    Questi ci stanno uccidendo. E non e’ che non lo sanno, e’ una precisa scelta politica, vogliono DISPORRE di un popolo di affamati e bisognosi che hanno necessita’ di elemosine di ogni tipo , dei sudditi cui portare via tutto.
    Persone capaci, imprenditori in forma, danno loro soltanto fastidi. Un cretino deve circondarsi di cretini piu’ grandi di lui , senno’ come fa a stare in piedi ?
    Altro che il momento dell’Unita’, e’ il momento di far votare ricette alternative. E deve essere il Centrodestra a presentarle UNITO. Non con apparizioni sporadiche dei suoi leader che parlano senza neanche consultarsi. Cosi’ non puo’ funzionare.
    Chiedo a FDI, ma la vogliamo vincere questa battaglia ? O continuiamo cosi’ ? Non e’ una domanda da poco. Il futuro dipende anche da questa risposta.

  • Francesco Ciccarelli 4 Maggio 2020

    Parlando d’altro, sarebbe anche opportuno verificare l’agibilità delle scuole e ristrutturare gli edifici, dove occorre, quindi bonificarli nei mesi prima della prossima riapertura ecc.

  • roberto rossi 4 Maggio 2020

    da alcuni giorni non commento, però noto la vostra costante opposizione alle decisioni che vengono prese.
    Il perdurare del vostro atteggiamento rassicura chi deve gestire questo travagliato paese che stanno facendo la cosa giusta.