Covid-19 e riapertura delle scuole, l’esperta: «Il contagio parte raramente dai bambini»
I bambini rappresentano una percentuale molto bassa dei casi di Covid-19. Ma qual è il loro ruolo nella trasmissione? Scarso. Raramente è il contagio parte dai bambini, sia nei confronti dei coetanei che degli adulti. Ma «sembra improbabile che l’apertura delle scuole e degli asili possa portare a un incremento significativo della mortalità». Non solo. «La chiusura delle scuole da sola» sarebbe «in grado di impedire al massimo il 2-4% dei decessi». Quindi, molto meno di altri interventi di distanziamento sociale.
I bambini non sono untori
Sono alcune conclusioni degli studi scientifici sul tema passati in rassegna da Sara Gandini, direttore di ricerca presso Semm (School of Molecular Medicine). In merito al primo punto (bimbi untori o non untori), pur premettendo che tutti gli studi analizzati «sono osservazionali», il fatto che «siano coerenti e vadano tutti nella stessa direzione è molto rassicurante».
Cosa dimostrano gli studi
Entrando nel merito di alcuni degli studi rivisti, non ci sono casi di trasmissione da bambino a bambino o da bambino ad adulto. Qualche raro report descrive casi di contagio da bambini ad adulto. Ma l’apparente precedente contagio potrebbe essere dovuto soltanto a un periodo di incubazione minore nei piccoli.
Il caso del bimbo di 9 anni
Una conferma arriva dalle cronache, dalla vita reale. «Anche i report degli studi “reale life” descrivono una diffusione molto limitata di Covid-19 tra bambino e bambino e da bambini ad adulti. Un bambino di 9 anni ha frequentato tre scuole in Francia mentre era sintomatico con Covid. Però non ci sono evidenze che nessuno dei suoi 112 contatti scolastici abbia contratto il virus».