Identikit di Walter Ricciardi: da spalla di Mario Merola a medico e collezionista di cariche

21 Apr 2020 14:09 - di Maurizio Gasparri
Ricciardi

Attore per passione, medico per vocazione, collezionista di cariche con l’ambizione della politica. Poche persone riuscirebbero a rispondere a questo identikit, ma una lo fa benissimo, ed è Walter Ricciardi. Quello che milioni di italiani hanno imparato a conoscere da tre mesi a questa parte come uno dei massimi esperti in fatto di covid-19, perché così ce lo ha propinato il governo, è in realtà un personaggio dalla storia personale molto particolare.

Ricciardi aspirante senatore nella lista di Mario Monti

Tralasciando le vicende giovanili che lo vedono partecipare, come spalla di Mario Merola, in film quali L’ultimo guappo o Il mammasantissima, chi si occupa di politica da qualche anno e poco si occupa di questioni legate alla sanità, lo ricorda più aspirante senatore nella circoscrizione Lazio 1 nella lista civica di Mario Monti. Purtroppo, mentre per Monti Palazzo Madama aveva già spalancato il portone come senatore a vita, per Ricciardi quell’esperienza si chiuse con un nulla di fatto.

L’ottimo legame con gli ultimi governi

E così il nostro è potuto tornare alla sua professione di medico-docente e ricercatore, o di consulente scientifico, o meglio ancora di membro di comitati, di consigli superiori e di istituti vari che gli sono valsi perfino la nomina a Commendatore della Repubblica da parte del Presidente Mattarella. Da Monti a Renzi, da Gentiloni a Conte, Ricciardi con gli ultimi governi ha sempre avuto un ottimo legame che gli ha garantito diversi incarichi. Il ministro della Salute, Speranza, lo ha nominato suo consigliere per l’emergenza coronavirus, e Ricciardi in tv è stato presentato come membro dell’Organizzazione mondiale della sanità. Una circostanza che però si è rivelata in buona sostanza falsa, perché il nostro è solo il rappresentante italiano presso il consiglio dell’Oms, ma non è un dipendente dell’organismo.

Invocare le sue dimissioni è poco

E così, dopo aver occupato da mattina a sera ogni spazio tv, scopriamo che Ricciardi  è solo un seminatore di confusione e un molestatore. Lo ricorderemo per aver detto che le mascherine non servivano a nulla, quando le dovremo indossare tutti, per aver retwittato insulti al presidente Trump e per essersi auto definito un polemista. Invocare le sue dimissioni è poco. Siamo davvero preoccupati nel sapere che in una fase così delicata alcune importanti decisioni sulla salute dei cittadini possano dipendere anche da personaggi come lui.

Commenti

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  • biagio 22 Aprile 2020

    Il tipico italiano opportunista, se questi sono i nostri tecnici-scienziati da dove la nostra classe politica aspetta risposte …… ridateci il mitico Bettino, con questa squadra neppure il campionato parrocchiale siamo capaci di giocare.

  • loi 21 Aprile 2020

    invece noi poveri cittadini laureati dobbiamo fare concorsi o prove di capacita professionali dopo 3 anni del medesimo lavoro.

    Questo è un imbroglione paraculo, come la maggior parte dei parlamentari e sotto cinghia e venditori di se stessi.