Esami di maturità declinati all’emergenza Covid: ecco come cambiano commissione e prove

18 Apr 2020 13:37 - di Redazione
Esami di maturità foto Ansa

Quelli di quest’anno scolastico saranno ricordati come i primi esami di maturità nell’era del coronavirus. Cambia tutto, a partire dalla composizione della commissione dell’Esame di Stato del secondo ciclo. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina ha firmato ieri sera l’ordinanza, attuativa del decreto legge del 6 aprile su Esami e valutazione, che, in ragione dell’emergenza coronavirus e dell’impatto che ha avuto sulla scuola, prevede, per quest’anno, una commissione formata da 6 commissari interni e dal presidente esterno.

L’ordinanza del Miur sugli esami di maturità declinati all’emergenza coronavirus

«In questo modo – spiega la ministra commentando il decreto – gli studenti saranno valutati da docenti che conoscono il loro percorso e quanto realmente fatto durante questo particolare anno scolastico. Vogliamo un Esame di Stato vero. Serio, ma che tenga conto anche delle difficoltà affrontate a causa dell’emergenza ancora in atto». Per quanto concerne tutto il resto, la titolare del dicastero di viale Trastevere, conferma che i presidenti saranno nominati dagli Uffici scolastici regionali. I commissari dai consigli di classe. Nella composizione della commissione, infine, si terrà conto dell’equilibrio fra le varie discipline di ciascun indirizzo. In ogni caso, sarà assicurata la presenza del commissario di Italiano e di uno o più commissari che insegnano le discipline di indirizzo.

Il cambio della composizione della commissione d’esame

Come noto, il cambio della composizione della commissione per gli esami di maturità era stato già anticipato da qualche settimana dalla numero uno del Miur. L’ordinanza firmata nelle scorse ore, però, ufficializza il punto chiave della Commissione pensata e indicata per consentire una valutazione degli studenti a docenti che già li conoscono. Una decisione mirata a far sì che i docenti valutino l’anno scolastico – tormentato dalla sospensione della frequenza e complicato dalla didattica online dettata dall’emergenza Coronavirus – non solo sulla base di un esame che potrebbe aver risentito della situazione. E dunque, di una preparazione parzialmente penalizzata dalle lezioni a distanza.

 

 

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