Coronavirus, l’idea dell’economista: «Torniamo alla vita sana all’aria aperta, riscopriamo il verde pubblico»
Chiudono scuole, palestre e luoghi di aggregazione per il Coronavirus. E c’è chi vede in tutto questo, l’occasione, invece, per tornare a socializzare all’aperto. Sia pure mantenendo le dovute distanze di sicurezza. Riscoprendo, dunque, gli spazi verdi. Alla ricerca di una salubrità ambientalista.
«Roma dispone di una dotazione di verde invidiabile e ben distribuita. Ma scarsamente manutenuta. Sprovvista quasi del tutto di servizi . E poco fruibile», spiega Guido Cutillo, economista, consulente di Corporate governance, saggista, animatore di Urbs Urbium e ideatore del progetto Salus per Villam. Che, dice Cutillo, «vuole perseguire una grande opera di valorizzazione di questo patrimonio. Finalizzato ad offrire servizi alla cittadinanza. E occasioni di vita sana e all’aperto».
Un obiettivo che ha un senso ancor di più ora. In questo momento in cui lo spettro del Coronavirus rischia di spegnere i rapporti sociali. E chiudere le persone dentro le case. In fin dei conti il telelavoro e lo smart working si possono fare anche su un prato verde.
«In questa opera di valorizzazione vogliamo partire da villa Ada – – propone il manager romano – Applicando, qui, un metodo che, se funzionante, dovrebbe poi essere esportato nelle altre grandi aree verdi della Capitale». E, poi, ovviamente, anche nelle altre città italiane.
Cutillo ha in mente un modello ben preciso. E cita, al proposito, «quanto fatto, con straordinario successo in passato, a New York, al Central Park: «vogliamo riportare la vita cittadina dentro la Villa. Sfruttandone appieno il potenziale,. Rispettando la natura della villa . Ed evitando manovre puramente commerciali e speculative».
«Possiamo costruire un futuro migliore per tutti. Partendo dai più piccoli, dai bambini – – si dice certo l’economista-ambientalista – L’educazione alla salute è fondamentale. Ed è per questo che, in un mondo dominato dal solipsismo tecnologico, diventa fondamentale creare occasioni di gioco e di sport all’aria aperta per i più giovani».
In 13 punti, Cutillo elenca quelle che sono le milestone del progetto progetto Salus per Villam. Replicabile in tutte le città italiane. Dai giochi per i bambini alle attrezzature per la pratica sportiva. Da una diversa gestione del verde al recupero funzionale di alcuni manufatti, alla dotazione dei necessari servizi igienici. Fino alla realizzazione di punti di ristoro utilizzando edifici già esistenti. E alla creazione di corridoi verdi con la riunificazione delle piste ciclabili.
Il manager si dice certo che sia possibile «attivare eventuali sponsorizzazioni. Per reperire budget ulteriore rispetto a quello del Comune».
«E’ necessario attivare un grande movimento di opinione e pressione sulle amministrazioni competenti. La realizzazione integrale del progetto richiederà tempo», avverte Cutillo. Che, tuttavia, vede perseguibili gli obiettivi: «Il costo è davvero irrisorio. Parliamo di poche migliaia di euro per ogni sito. La complessità tecnica inesistente. Ogni eventuale altro freno facilmente risolvibile. E, per questo, da considerare scusa inaccettabile».
In tempi di crisi e di Coronavirus, di depressione e di sconcerto, l’ottimismo e la speranza in un futuro può fare molto. Moltissimo.