Coronavirus, i grandi campioni dello sport: «È una partita decisiva, l’Italia deve vincerla»

12 Mar 2020 8:38 - di Redazione

I grandi campioni dello sport italiano scendono in campo con distantimauniti. È la campagna di sensibilizzazione per contenere il contagio e combattere il Covid-19. I testimonial sono tanti. Ci sono Simone Barlaam a Leonardo Bonucci, Federica Brignone a Sara Gama. E ancora, Filippo Tortu, Fabio Fognini, Carolina Kostner, Andrea Dovizioso. La lista è lunga: Bebe Vio, Marco Belinelli, Federico Morlacchi, Giovanni De Carolis, Vanessa Ferrari, Luca Bigi, Federica Pellegrini, Gianmarco Tamberi e Valentino Rossi-

 I campioni dello sport e quelle braccia allungate

I campioni dello sport hanno deciso di posare simbolicamente allungando le braccia come a sfiorarsi virtualmente, tutti uniti in un’unica grande catena. Una catena «che vuole arrivare a “toccare” ogni cittadino italiano, per farci sentire tutti un po’ più vicini, anche nella distanza», spiegano i promotori della campagna.

Un messaggio di fiducia e di responsabilità

Dai campioni dello sport arriva un messaggio di fiducia e allo stesso una chiamata alla responsabilità: «È giusto restare a casa. Sono le regole. E ora, anche se sei giovane, è il momento di rispettarle per il bene di tutti: se  ognuno di noi allunga il braccio verso l’altro, sembrerà quasi di toccarci anche se solo virtualmente».

I campioni dello sport: «Vinciamo questa partita»

«Insieme possiamo far vincere all’Italia anche questa partita. Insieme possiamo essere uniti anche  se distanti». La campagna è stata subito rilanciata dalla rete, tantoche in poche ore #distantimauniti è balzato in cima agli hashtag più condivisi insieme a #iorestoacasa.

Le parole del Ceo di Metaphora

«Per noi – dichiara Luca Bernasconi (Ceo di Metaphora) – è stato non solo un grande onore ma anche e soprattutto una grande responsabilità. Trovare le parole adatte, in un momento come questo in cui le parole pesano come macigni, non è facile. In questi giorni così difficili in cui dobbiamo restare a casa – conclude – allungare una mano come se volessimo avvicinarci agli altri ci è sembrato il gesto più giusto e semplice da fare. Per sentirsi uniti anche se distanti».

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