Coronavirus, i “giuristi democratici” la sparano grossa: «Svuotare subito le carceri»

10 Mar 2020 18:23 - di Redazione

“C’è una sola via di uscita, tanto più  in momenti come questi: ridurre quanto più possibile il pericolo del  contagio. Ma anche della violenza della disperazione. Ciò impone scelte importanti, praticabili subito, svuotando le carceri, e gli altri  luoghi di contenzione, Cpr inclusi, delle persone detenute anziane e  malate. Con l’immediata concessione di detenzione domiciliare, libertà vigilata e/o sospensione pena. Oltre che di coloro che hanno pene  brevi da scontare; garantire la fruizione effettiva delle possibilità di interlocuzione con l’esterno, garantire informazione e presidi  sanitari”. La sparano grossa Giuristi democratici e Legal Team Italia dopo le rivolte scoppiate negli istituti di pena italiani.

“E urgente, indispensabile, umano e rispettoso del diritto e dei  diritti individuali – si legge in una  una nota –  Per poi ricominciare a parlare di amnistia, indulto e misure che rimettano al centro della discussione l’insostenibilità di questo modo di ‘fare giustizia’ e ‘applicare pene’ cavalcato da una politica incapace e arrogante”.

Quello che sta accadendo nelle ultime ore in  molti istituti di detenzione italiani, Modena, Reggio Emilia, Bologna, Roma, Napoli, Palermo, Padova, Firenze, (ma l’elenco si allunga di ora in ora e pare siano ormai già 27 gli istituti di pena coinvolti dalla protesta dei detenuti, con un numero non esattamente accertato, anche nelle cause di morti, almeno sei, e feriti, di cui alcuni molto gravi) era ampiamente prevedibile in un paese dove nelle carceri i detenuti sono più di 61.000, con una capienza di 50.000 posti, in cui da decenni non si vede un provvedimento di indulto o amnistia (termine divenuto quasi eretico), in cui la penalizzazione di ogni devianza e di ogni protesta è diventata norma, in cui qualcuno parla di “buttar via la chiave”. Gli evasi di Foggia sicuramente applaudiranno.

Commenti

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  • fabio dominicini 11 Marzo 2020

    Alcuni di costoro hanno già svuotato da tempo le loro scatole craniche ed hanno premuto il bottone dello sciacquone.

  • Mauro Collavini 11 Marzo 2020

    Se i sinistri non avessero fatto entrare cosi tanti immigrati clandestini nelle carceri italiane ci sarebbero meno della metà di carcerati. Pertanto non rompessero le palle questi incapaci ed iniziassero a lavorare davvero anzichè farsi mantenere dallo stato asparare minchiate.

  • eddie.adofol 11 Marzo 2020

    invece bisogna bombardare le carceri tanto da li non esce nulla di buono come è già successo a Foggia che sono evasi circa 200 detenuti e cosa ti hanno fatto appena subito fuori dal carcere hanno assaltato e depredato tutti i negozi della città e violentando la libertà degli altri cittadini Foggiani e adesso i centri sociali che sono le serpi dell’italia e l’eversione del partito che li rappresenta vorrebbero amministia e indulto x questi delinquenti VERGOGNA P.D. E SINISTRA INTERA———andate a ca+++e – e mangiatevi la vs: m+++a. PRIMA GLI ITALIANI VERACI———

  • Giuseppe Forconi 11 Marzo 2020

    Ecco, ottima idea svuotiamo le carceri e lasciamo che i criminali si riabbraccino con quelli che ancora non sono stati acchiappati e messi dentro, avvisate l’anpi che potra’ riabbracciare molti dei suoi seguaci.
    Una bella festa di rimpatriata al suono e canti di bella ciao, bandiera rossa, ecc, ecc. con zingaretti come direttore d’orchestra.
    Certo che ce ne sono di cervelli malati ancora sciolti.

  • Francesco Ciccarelli 10 Marzo 2020

    Sono “comunisti” da salotto: negavano il rischio del virus, adesso vogliono i delinquenti in giro, poi si riempiono la bocca di tolleranza e antifascismo. Sono ingenui, oppure ipocriti?