Coronavirus, Fedez a Heather Parisi: «Sai solo dare aria alla bocca, tu che minchia stai facendo?»

11 Mar 2020 9:34 - di Gianluca Corrente
Fedez

Fedez durissimo contro Heather Parisi. «Se al posto di dare aria alla bocca tanto per darla ti informassi che le terapie intensive saranno destinate al sistema sanitario pubblico a cui il San Raffaele è iscritto. Ma tu invece al posto di lamentarti, che minchia stai facendo? Le coreografie?».

Lo scontro tra Fedez e la Parisi

È la piccata replica di Fedez che su Twitter risponde così all’ex ballerina che lo aveva criticato con post polemico, prendendo di mira la sua campagna a favore dell’Ospedale San Raffaele. «Non era meglio promuovere la raccolta fondi per l’emergenza del Covid-19 a favore della sanità pubblica e degli ospedali che davvero ne hanno bisogno invece che a favore del più grande gruppo di sanità privata d’Italia (GSD)? Mi sembra Robin Hood al contrario. #coronavirus», aveva cinguettato la Parisi.

Il rapper: «La raccolta di fondi, un successo enorme»

«Donazioni da oltre 93 paesi, una partecipazione che non ci saremmo mai aspettati, al momento è la campagna di raccolta fondi più grossa che si sia mai realizzata, e questo è pazzesco», ha dal canto suo commentato Fedez. Oltre 3 milioni di euro raggiunti dalla campagna di crowdfunding lanciata insieme alla moglie Chiara Ferragni per la creazione di nuovi posti di terapia intensiva che permetteranno di affrontare meglio l’emergenza coronavirus.

«Si è accesa una miccia»

«È come se si fosse accesa una miccia», dice Fedez. «Infatti da questa campagna ne sono nate altre che stanno andando molto bene per aiutare anche altri ospedali. E questo è fantastico». Fedez aggiunge poi un “consiglio” sul meccanismo di raccolta fondi.

Fedez: versare soldi per gli ospedali

«Occorrerebbe una sorta di “istituzionalizzazione” – dice il rapper – perché molto spesso queste campagne hanno come conto bancario il conto personale di chi istituisce la campagna. E sta alla buona fede delle persone andare a versare i soldi negli ospedali. Eviterei questo scenario in cui si raccolgono soldi e non si sa dove vanno a finire. Ci vorrebbe una task force che si occupi di questo».

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