Libia, il premier-fantoccio Serraj scappa dai colloqui per la tregua. E dà il via libera alle truppe di Erdogan

19 Feb 2020 17:44 - di Giovanni Trotta
libia, esercito turco

Libia, il premier-fantoccio di Erdogan, Fayez al Serraj scappa dai colloqui in Svizzera per la tregua. La delegazione inviata dal governo del premier libico Fayez al-Serraj a Ginevra si è ritirata dai colloqui mediati dalle Nazioni Unite per un cessate il fuoco. È quanto si legge in una nota diffusa dal “governo” di accordo nazionale libico. ”Stiamo annunciando la sospensione della nostra partecipazione ai colloqui militari di Ginevra fino a quando non arriveranno posizioni ferme contro l’aggressore e le violazioni da lui commesse”. Lo dice il comunicato stampa riferendosi al generale Khalifa Haftar.

Libia, tregua più lontana

Ai colloqui convocati dall’inviato delle Nazioni Unite per la Libia Ghassam Salamé stavano partecipando cinque delegati inviati da Tripoli e altrettanti rappresentanti dell’autoproclamato Esercito nazionale libico guidato da Haftar. Il quale non demorde. Il ministro della difesa russo Sergei Shoigu ha incontrato infatti oggi ilgenerale Haftar a Mosca per discutere con il comandante dell’Esercito nazionale libico della situazione della Libia e degli accordi di Berlino, rende noto il ministero della difesa russo.

Intanto dalla Libia Haftar vola a Mosca

In una nota diffusa al termine del loro incontro, il ministero della Difesa di Mosca ha reso noto che Shoigu e Haftar hanno sottolineato “la necessità di attuare” gli impegni presi alla conferenza di Berlino del 19 gennaio scorso, ribadendo “ancora una volta come non ci sia alternativa ad una soluzione politica della crisi intralibica” e riaffermando il loro impegno “all’indipendenza, unità e integrità territoriale” della Libia.

Serraj dà il via libera a Erdogan

Serraj così dà via libera a Erdogan. La Turchia “continua a sostenere il governo legittimo libico di Tripoli”. “Se non si arriverà a un accordo giusto ai colloqui internazionali, sosterremo le autorità legittime di Tripoli affinché prendano il controllo dell’intero Paese”. Lo ha detto il leader turco Recep Tayyip Erdogan nel discorso alla riunione del gruppo parlamentare dell’Akp, partito al potere in Turchia. Le parole di Erdogan, un chiaro messaggio per il generale Haftar, arrivano dopo che la delegazione inviata dal governo di Tripoli a Ginevra si è ritirata dai colloqui mediati dalle Nazioni Unite per un cessate il fuoco duraturo in Libia.

Usa preoccupati

Intanto “profonda preoccupazione” degli Stati Uniti per l’attacco di ieri al porto della capitale libica Tripoli. L’ambasciatore americano Richard Norland ha incontrato stamani il presidente della Noc, Mustafa Sanalla. E, come dice una nota dell’ambasciata Usa, Norland “ha espresso la forte preoccupazione degli Stati Uniti per l’attacco contro il porto commerciale di Tripoli”. Gli Usa vogliono anche che Haftar lasci liberi i pozzi di petrolio.

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