Fontana: se la situazione degenera Milano come Wuhan. Arriva l’ordinanza anti-riunioni

23 Feb 2020 18:28 - di Redazione
Milano

Milano come Wuhan? “Se la situazione dovesse degenerare si può pensare a iniziative di questo genere, se ciò dovesse avvenire ne dovremmo prendere atto, adesso le condizioni non ci sono”.

Così il governatore della Lombardia Attilio Fontana replica alla giornalista Lucia Annunziata che gli chiede se il capoluogo lombardo rischia di fare la fine della città cinese focolaio dell’infesione da Coronavirus. Se dovesse scattare la necessità di una fase due su Milano, Fontana sarebbe pronto a “iniziative ancora più drastiche e vigorose”.

I motivi dei numerosi contagi

Una delle risposte possibili al motivo dei numerosi contagi in Lombardia è che due-tre settimane fa – ha detto Fontana – “sono finite le feste del capodanno cinese e quindi un notevole numero di cittadini italiani di origini cinese è tornato. E’ un’ipotesi, una supposizione”. “Un’altra cosa strana è perché nel lodigiano si sia sviluppata con tanta virulenza l’epidemia”, ha aggiunto Fontana sottolineando che “tutti gli episodi della regione “hanno a che fare con il lodigiano. Da un punto di vista questo è un vantaggio perché riusciamo a tenere sotto controllo il focolaio”.

Milano come Wuhan: per ora contagio circoscritto a zona rossa

“Esistono due zone – ha aggiunto –  una dove il contagio si è diffuso, una zona rossa, per cui c’è stato un provvedimento della presidenza del consiglio con un provvedimento che va nella direzione di impedire l’accesso e l’allontanamento: si blinda quel territorio, tutti coloro che sono stati contagiati. Il secondo provvedimento che sto per firmare si riferisce al resto della regione e prevede una serie di divieti nella zona gialla che vanno in direzione di impedire che si verificano situazioni per cui il contagio si verifichi più facilmente: per cui chiusure delle scuole di tutta la regione”.

Nuova ordinanza vieta assembramenti in tutta la Lombardia

L’ordinanza prevede la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico. L’ordinanza è valida per l’intero territorio lombardo.

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