Pamela Mastropietro, la sua storia arriva al Parlamento europeo. La famiglia: “Importante parlarne”

15 Nov 2019 14:06 - di Redazione
pamela mastropietro

Il caso di Pamela Mastropietro, la ragazza romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata a gennaio dello scorso anno, approderà il 21 novembre al Parlamento europeo con un convegno promosso da Identità e Democrazia in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

La storia di Pamela Mastropietro al Parlamento europeo

“Ringraziamo Luisa Regimenti che ci ha dato questa occasione”, ha commentato  all’Adnkronos Marco Valerio Verni, legale della famiglia di Pamela e zio della ragazza. Verni ha spiegato che è stata proprio Regimenti, europarlamentare leghista del Gruppo Identità e Democrazia, a lanciare l’iniziativa dal titolo “Il muro delle Bambole. Combattere la violenza contro le donne. In memoria di Pamela Mastropietro”.

Lo zio avvocato: “Contro di lei violenza disumana”

“Sarà – ha sottolineato ancora l’avvocato Verni – un momento molto importante. Porteremo la storia di Pamela, con tutti gli aspetti ad essa connessi, nella massima istituzione europea. Parleremo di Pamela, della mafia nigeriana, della violenza di genere e in tal caso della violenza contro il genere umano, perché ciò che ha subito Pamela va oltre la violenza contro una donna: è una violenza contro l’umanità intera”.

L’impegno di Luisa Regimenti per Pamela

Regimenti è stata anche consulente di parte civile della famiglia di Pamela nel processo che si è celebrato davanti alla Corte di Assise di Macerata, terminato con la condanna all’ergastolo in primo grado per Innocent Oseghale. Durante il processo la stessa Regimenti si è spesa con grande forza perché si potesse arrivare alla condanna di Oseghale. Da parte sua, infatti, è arrivato un contributo importante per smontare le tesi di quello che, in un’intervista al Secolo, definì “affollato pool di difensori del nigeriano”, che voleva “difendere l’indifendibile”.

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