Maltempo, allarme rosso in Emilia. Straripa il Ticino. Torna l’incubo del ponte Morandi

25 Nov 2019 11:08 - di Redazione
viadotto silvestroni

Il maltempo continua a flagellare l’Italia. E cresce la paura di un nuovo Ponte Morandi dopo la frana che buttato giù in Liguria un tratto di viadotto lungo l’A6. Per fortuna senza conseguenze.

Maltempo, allarme rosso in Emilia

Oggi è allerta rossa in Emilia Romagna. Arancione in Abruzzo, Calabria, Piemonte, Veneto, Marche, Lombardia e Puglia. Gialla in Val d’Aosta, Trentino Alto Adige, Campania, Molise, Basilicata, Umbria, Sicilia e Sardegna.

Sempre più critica la situazione dei fiumi in provincia di Pavia. Durante la notte il Ticino è esondato nel rione del Borgo Basso, a Pavia. L’acqua è salita per alcuni centimetri in via Milazzo, la strada che si affaccia sul fiume. Gli operatori della Protezione Civile e gli addetti del Comune hanno aiutato i residenti della zona a uscire di casa. In piazzale Ghinaglia è attivo un presidio con la presenza di vigili del fuoco, protezione civile e 118.

Situazione ancora preoccupante in Piemonte. Ieri una donna è morta nell’Alessandrino travolta dal fiume Bormida. Sempre in Piemonte si è aperta una voragine sull’A21.

Torna l’incubo del Ponte Morandi

Ieri la Liguria, per alcuni interminabili attimi, ha vissuto l’incubo di un nuovo ponte Morandi. Da brividi la testimonianza dell’uomo che ha evitato il peggio. E ha dato l’allarme, «Ancora non so come ho fatto a fermarmi. Sono salvo per miracolo. Ho ancora impresse le immagini del ponte Morandi. Se non fossi riuscito a fermarmi prima..». Sono le parole di Daniele Cassol. L’uomo, 56enne, che ieri si trovava sull’autostrada A6 Torino-Savona. Proprio nel tratto dove è crollato un tratto del viadotto della Madonna del Monte.  A pochi chilometri dallo svincolo con la A10. Il suo allarme tempestivo ha evitato una nuova strage. Quando  si è accorto del cedimento, ha subito segnalato il pericolo agli altri automobilisti. «Ero in fase di sorpasso quando ho visto una persona che sbracciava. E ho pensato avesse qualche malore. Poi mi sono voltato e ho visto tutto nero, il viadotto non c’era più». Sarebbe dovuto uscire a Millesimo. Nel tragitto, il maledetto crollo.

D’istinto Cassol si è preoccupato di bloccare tutte le  auto. Segnalando con le braccia il pericolo. «Ho visto che stava pure arrivando un pullman pieno di passeggeri. Una volta che la situazione è stata sotto controllo, sono andato sul ciglio del ponte. Per vedere se qualche auto era finita giù. E per fortuna non ho visto nessuno. Ho chiamato i soccorsi, con il cellulare di servizio sono riuscito a contattare la Questura».

L’angelo dalle braccia larghe

È già stato soprannominato l’angelo dalle braccia larghe. E la sua foto mentre si sbraccia per avvisare gli automobilisti è diventata virale. «Serve un piano straordinario di manutenzione», chiede il governatore della Liguria, Giovanni Toti. Che ha rinnovato al ministro De Micheli la richiesta di in un sopralluogo al viadotto crollato. Domani, quando il maltempo dovrebbe finalmente concedere una tregua.

«Per pura casualità e per immensa fortuna non sono morte altre persone innocenti. E non ci sono altri famigliari sprofondati nel dolore. I cittadini devono essere protetti». È l’appello di Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime del ponte Moranti.  «Vogliamo un impegno serio del nostro governo e del Parlamento affinché il nostro Paese sia messo in sicurezza e ogni viaggio non diventi una roulette russa. Per noi ieri è stato come tornare indietro di 15 mesi. Ee ci ha lasciati ancora una volta senza fiato».

 

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