Siria, la Turchia viola ripetutamente la tregua. Massacri di soldati curdi a opera di Ankara

19 Ott 2019 13:32 - di Giovanni Trotta

I curdi siriani hanno accusato la Turchia di violare l’accordo per il cessate il fuoco nel nord est della Siria. Le Forze democratiche siriane dell’Sdf denunciano chei turchi non hanno autorizzato l’apertura del corridoio per l’evacuazione sicura dei civili e dei feriti nella città di Ras-al-Ain. I curdi chiedono l’intervento del vice presidente Usa Mike Pence e del segretario di stato Mike Pompeo. I due statunitensi ieri hanno definito l’accordo con Ankara per una tregua di cinque giorni per consentire il ritiro dei curdi dalla “zona sicura” perseguita dalla Turchia. L’Sdf, sottolineano quindi che Pence e Pompeo sono quindi responsabili dell’attuazione dell’accordo. “Malgrado i continui contatti con gli americani e le promesse che hanno fatto per risolvere questo problema, non ci sono stati progressi”, si precisa.

Manifestazione pro Curdi in Germania

Oltre 20mila persone sono attese alla grande manifestazione organizzata oggi a Colonia in sostegno dei Curdi. E contro l’offensiva militare della Turchia nel nord est della Siria. La polizia locale ha dato il via libera alla protesta solo questa mattina, dopo aver detto ieri che non si escludeva la proibizione della manifestazione. “Temiamo che alcuni dei giovani partecipanti potranno essere armati”, aveva dichiarato il capo della polizia di Colonia, Uwe Jacob, anticipando la necessità di proteggere le attività commerciali turche. “Perfino un chiosco di kebab rischia di essere assalito. Ma la violenza in Medio Oriente non può essere bloccata con atti di violenza a Colonia”, ha detto Jacob. Il Partito della sinistra tedesca Die Linke ha dato il suo sostegno alla protesta insieme alle diverse organizzazioni della diaspora curda in Europa.

McConnel: “Grave errore ritirarsi dalla Siria”

“Ritirare le forze americane dalla Siria è un grave errore strategico”. A scriverlo senza mezzi termini sul Washington Post è il senatore Mitch McConnell, leader della maggioranza repubblicana al Senato, in un attacco diretto contro la linea adottata in Siria dal presidente americano Donald Trump. Il ritiro, scrive il senatore, “lascerà il popolo e il territorio americano meno sicuro, ridarà forza ai nostri nemici e indebolirà importanti alleanze. Purtroppo, il ritiro recentemente annunciato rischia di ripetere l’esito dell’avventato ritiro dall’Iraq dell’amministrazione Obama che favorì in primo luogo lo Stato Islamico”.

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