Argentina al voto: favoriti i peronisti dopo che il neoliberismo ha distrutto l’economia del Paese
Argentina al voto presidenziale domenica 27 ottobre. Il Paese sudamericano sta attraversando una gravissima crisi economica, dopo anni di governo neoliberista. Se la vedranno il presidente uscente Mauricio Macri, neoliberista, e l’avvocato peronista Alberto Fernandez. Quest’ultimo fu capo di gabinetto del presidente Kirchner e poi della moglie. Dopo un inizio promettete, Marci, cheè di orginie italiana, hacommesso numerosi errori. Ha tolyo le barriere tariffarie, danneggiando le imprese argentine. Particolarmente colpita è stata l’industria automobilistica dell’Argentina. Per affrontare la crisi,industriale, ha fatto querllo che fanno tutti i liberisti. Ha aumentato le tariffe dei servizi pubblici che il governo peronista aveva tenuto basse. Alla fine l’Argentina si è nuovamente trovata indebitata con l’estero. Nel giugno 2018 è scoppiata la bolla finanziaria con conseguenze catastrofiche. La moneta locale si è svalutata, l’inflazione è aumentata, la povertà è salita, così come la disoccupazione. Gliargentini probabilmente ricordano che lo slagan di Macri era “povertà zero”.
L’Argentina conta 43 milioni di abitanti
Per affrontare la crisi il Fondo monetario internazionale di Christian Lagarde aiutò Macri. Prestando all’Argentina una cifra incredibile, 57miliardi di dollari. Questo ammontare non è mai stato prestato prima a nessun Paese. Molti in Argentina e fuori pensano che il Fmi e i poteri forti abbiano voluto andare contro il ritorno dei peronisti nel Paese. Questo prestito ha scatentato la piazza e ben due scioperi generali. Era inevitabile che Alberto Fernandez fossescelto dai personisti per le nuove presidenziali. Comunque l’esito del voto è tutt’altro che scontato. Perché gli argentini stanno pensando se valga lapena di mettersicontri gli organismi finanziari internazionali. Che vedono il peronismo come il fumo negli occhi. D’altra parte stanno pagando sullaloro pelle la crisi causata dagli errori di Macri. Oggi Fernandez è dato al 47 per cento e Macri al 36, 5 per cento. Stando così le cose Fernandez dovrebbe vincere senza ballottaggio. In Argentina infatti vince al primo turno chi ottiene il 45 per cento. Se ottiene il 40, deve però aver distanziato il secondo di dieci punti. Gli abitanti sono all’incirca 43 milioni, molti dei quali di origine italiana.