Rifiuti, impennata di tasse nel Lazio (e pure lì i grillini abbracciano Zingaretti)

11 Set 2019 10:33 - di Il Cavaliere Nero

Strangolati dalle tasse pure per i rifiuti. Ormai siamo a livelli di autentica rapina impositiva, stando ai dati che ogni giorno vengono sfornati. E il fatto che continui ad aumentare la spesa di imprese e cittadini per pagare una marea di quattrini per l’immondizia non comporta benefici: i servizi di raccolta restano per molti comuni al di sotto della sufficienza. Lo sottolinea la Confcommercio in uno studio nel quale calcola che la Tari (introdotta nel 2014) vale ormai 9,5 miliardi, in aumento del 2,15% rispetto al 2017 ma del 76% rispetto alla spesa per la tassa sui rifiuti nel 2010 quando era di 5,4 miliardi.

I dati su tasse e rifiuti denunciati da Confcommercio

Interessante e per certi versi drammatico il dato diviso per i singoli territori. Ed è la regione di Nicola Zingaretti dove si pagano imposte sulla “monnezza” più che altrove. Confcommercio parla infatti di un aumento generalizzato anche per la Tari pro-capite con il valore più elevato nel Lazio (261 euro, +7% sul 2017), e il più basso in Molise (130 euro). “A fronte di costi sempre più alti – scrive l’associazione dei commercianti – calano livello e quantità dei servizi offerti dalle amministrazioni locali: solo 5 Regioni (Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte e Veneto) si collocano sopra il livello di sufficienza”. Il Lazio si ferma a una votazione di 3,2. Il Piemonte ha il voto più alto: 7,8. “A quasi tutte le categorie merceologiche – si legge – si continuano ad applicare coefficienti tariffari in crescita”.

Ringraziamo Raggi e Zingaretti

Ovviamente, saranno contenti i Cinquestelle alla Pisana che si preparano ad entrare nella giunta laziale. Le tasse non li spaventano affatto purché prevalga il nuovo corso con la gara ad acciuffare più poltrone possibile. Intanto, i cittadini continuano a pagare tasse elevatissime. E chissà quanto sia responsabilità anche di Virginia Raggi nell’impennata delle tariffe per assenza di una politica dei rifiuti. Colpe sue e di Zingaretti. E Pantalone paga.

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