De Vito resta ai domiciliari: la Procura ottiene il giudizio immediato
Marcello De Vito andrà a giudizio immediato. Lo ha stabilito il gip di Roma, accogliendo la richiesta della Procura. Il processo è fissato per il 4 dicembre. Il recordman romano di voti grillini e presidente dell’assemblea capitolina, ora sospeso, deve rispondere di corruzione nell’ambito di uno dei filoni dell’inchiesta sul nuovo stadio della Roma.
De Vito resta ai domiciliari
La decisione della Procura arriva a due giorni dalla scadenza dei termini della misura cautelare, prevista per il 20 settembre. De Vito, che si preparava a tornare a presiedere l’Aula Giulio Cesare e ha dichiarato guerra a Luigi Di Maio contro il provvedimento di espulsione dal M5S, resta dunque ai domiciliari, dopo la scelta della sua difesa di rinunciare all’udienza prevista davanti al Tribunale del Riesame. Lo scorso mese la Cassazione aveva depositato le motivazioni della sentenza con cui aveva annullato le misure cautelari, rinviando però al tribunale della Libertà per valutare gli elementi dell’ordinanza nei confronti di De Vito e dell’avvocato Camillo Mezzacapo.
La rinuncia al nuovo Riesame
La Cassazione aveva parlato di «congetture» non dimostrate da «dati indiziari» a sostegno del collegamento con il «metodo corruttivo» promosso, secondo la Procura, dall’imprenditore Luca Parnasi. La difesa di De Vito, rinunciando a ricorrere al tribunale della Libertà, deve aver preferito presentarsi a processo solo con lo spiraglio aperto da piazza Cavour, senza rischiare un eventuale nuovo pronunciamento avverso. Nei giorni scorsi, poi, è arrivata la richiesta di giudizio immediato da parte della Procura, accolta oggi dal gip.