Di Battista insiste: “I nostri nemici stanno col Pd”. La replica: “Stai zitto”
Alessandro Di Battista continua ad agitare le acque all’interno del Movimento 5 Stelle. E lo fa con l’ennesimo post destabilizzante: «Insisto – scrive l’esponente grillino – Un grande potere contrattuale deve imporre grande coraggio sui temi. Io, da cittadino e da persona che negli anni ha dato anima e corpo al Movimento pretendo…». E questo punto Dibba fa la lista della spesa, in tre punti.
Di Battista alza la posta
«La revoca delle concessioni autostradali ai Benetton, un gruppo che ha socializzato i costi e privatizzato i profitti e che dopo la tragedia del Ponte Morandi non deve più toccare palla». Al secondo punto Di Battista chiede, «che si porti a compimento la riforma dello sport per togliere potere clientelare dalle mani di Malagò (avvistato due giorni fa “stranamente” all’Olimpico accanto a Veltroni)». La terza richiesta. O meglio “pretesa” prevede «che si realizzi finalmente una legge durissima sui conflitti di interessi e contro l’accentramento di potere, immenso male del nostro Paese. Non era solo un problema riguardante Berlusconi evidentemente». Il “turista più pagato d’Italia”, secondo la definizione di Salvini, attacca quindi «il “deep State” (lo Stato occulto) il nemico principale degli interessi dei cittadini. A me interessa contrastarlo. Sono le mie idee e le idee devono restare protagoniste. Io non ho sentito nessuno del Pd pronunciarsi su questo in questi giorni».
La replica interna: “Non puoi dettare condizioni”
Dietro i proclami barricaderi del Dibba, c’è una vera e propria guerra intestina al Movimento. «Chi esplicitamente sta perseguendo la strada del voto o del ritorno con la Lega contro la volontà del gruppo parlamentare e di Beppe Grillo non può dettare condizioni a nessuno. Un’altra occasione persa per stare in silenzio» Così su Twitter il compagno di partito, il deputato Luigi Gallo, replicando all’ultimo post di Di Battista. E la guerra interna sembra appena iniziata.