Calenda a Renzi e Zingaretti: «Se fate l’accordo con i 5S me ne vado e fondo un altro partito»
Prima ha dato a Renzi del ridicolo e dell’incapace. Poi ha ironizzato sulle parole contraddittorie dell’uomo degli 80 euro. Carlo Calenda va di nuovo all’attacco. Promette fuoco e fiamme. In un’intervista al Foglio, dichiara che se il Pd si accorderà con i Cinquestelle, lui non resterà fermo. Non sarà inerme. Quel matrimonio non s’ha da fare, è contronatura, Se Renzi e Zingaretti decideranno di farlo, le conseguenze saranno pesanti. «Vorrà dire», afferma Calenda, «che il Pd avrà definitivamente abdicato alla rappresentanza del mondo liberaldemocratico. E io non lo accetterò».
La reazione di Calenda alle strategie messe in campo del Pd è durissima. «A quel punto fonderò un nuovo partito», annuncia. «Sarà infatti inevitabile lavorare a una nuova forza politica. Va rappresentato un mondo rimasto orfano». E proprio al riguardo puntualizza un concetto non da poco: il neopartito non sarebbe assolutamente in appoggio al Pd. «Il Partito democratico avrà perso ogni credibilità dell’Italia seria, che lavora, studia e produce».
Calenda ha poi spiegato che l’obiettivo è quello di mettere su «un’offerta per i cittadini preoccupati dall’evidenza che nella prossima legislatura, in caso di elezioni, ci sarà un blocco M5s-Pd contrapposto a una destra estremista». In sostanza, non è possibile andare avanti con l’inciucio. E unire Di Maio e Renzi.
Non è che Renzi e Zingaretti siano dei fulmini di guerra, tutt’altro. Ma se fondi un altro partito fai la fine di grasso e Boldrini.