La rissa continua nel governo risveglia lo “spread”. Male anche la Borsa

30 Lug 2019 17:26 - di Redazione

Spread su, Borsa giù. È durato poco l’incantesimo che aveva fatto scendere il differenziale di rendimento tra i Bund tedeschi e i nostri Btp e che aveva fatto  credere a più d’un osservatore che il peggio era alle nostre spalle. Purtroppo non è così: lo spread ha aperto subito a 199 punti base (uno in più rispetto alla chiusura del giorno precedente) con un rendimento dell’1,60 per cento. Si tratta di un dato lontanissimo dai picchi registrati qualche mese fa quando sembrava essere tornali ai livelli del 2011.

Spread a 199 punti base nonostante la “cura Draghi”

Con la differenza che allora l’Italia si trovò nel bel mezzo di una tempesta speculativa scatenata ad arte con l’obiettivo di far cadere il governo Berlusconi, mentre oggi il dato dell’incertezza politica è reale. E come se non bastasse, a differenza sempre del 2011, oggi a difesa dei titoli del nostro debito pubblico “spara” ancora in funzione anti-speculativa il bazooka di Mario Draghi, il presidente della Bce. Ciò nonostante lo spread è sempre in altalena e fa dire a Benedetto Della Vedova, esponente di punta di +Europa che «il vantaggio dell’aver accettato di stare negli ambiti concordati con la Commissione Ue e le previsioni di una politica ancora espansiva della Bce sono stati presto consumati da un governo inaffidabile e senza idee».

Piazza Affari perde oltre 2 punti

Inevitabile il confronto con la Spagna ancora priva di governo: «Lo spread spagnolo – dice ancora l’ex-radicale – resta poco sopra i 70 punti. Se Salvini e Di Maio vogliono andare avanti, andranno avanti, ma nessuno capisce per fare cosa e soprattutto con quali idee concrete e concretamente attuabili su crescita e debito pubblico». Peggio ancora è messa la situazione della Borsa con l’indice Mib di Piazza Affari che ad un’ora dalla chiusura delle contrattazioni perde oltre 2 punti. In apertura segno meno anche per Francoforte (-0,16 per cento) e Parigi (-0,09). In territorio positivo, invece, Londra con un più 0,25 per cento.

Commenti

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  • Laura Prosperini 31 Luglio 2019

    ancora ci facciamo influenzare dallo spread cioè ci facciamo governare dalla finanza apolide straniera?