Gentiloni ammette: “Sui migranti il Pd ha sbagliato. Non possiamo accoglierli tutti”

26 Lug 2019 14:15 - di Carlo Marini

Paolo Gentiloni ha fatto la scoperta dell’America. Anzi, dell’Africa. «Non possiamo indiscriminatamente accogliere tutti». Così l’ex premier, nel corso di una intervista rilasciata a Pomezia, ospite dell’Eneadi festival, parlando del flusso migratorio.

«Per il Partito Democratico  – ha spiegato il presidente del Pd – le cose non hanno funzionato e non ci si può difendere dicendo che c’è un’onda europea e neanche dicendo che in Italia tutti quelli che hanno governato hanno poi perso le elezioni. Però c’è modo e modo di perdere. Gli alibi non funzionano». Ma il peggio deve ancora venire.

«Tra gli errori che abbiamo fatto (e l’autocritica è evidentemente riferita anche al suo ruolo da premier ndr) c’è stato non renderci conto con sufficiente tempismo di quanto la crisi migratoria stesse intaccando alcune basi del consenso verso le nostre istituzioni».

«Noi dobbiamo combinare due esigenze – dice il presidente del Partito democratico – dobbiamo soccorrere chiunque bussi ai nostri porti. Negare questa cosa, fare propaganda è a mio parere un’operazione cinica e strumentale che fa solo del male ai valori del nostro paese. Però noi non possiamo indiscriminatamente accogliere tutti. Bisogna tenere assieme le gestione dei flussi migratori e la capacità umanitaria di accogliere chi ha diritto all’asilo o chi fugge dalla guerra».

Gentiloni non rinuncia alla retorica del “restiamo umani”

Nel corso di una intervista fatta a Pomezia, ospite dell’Eneadi festival, parlando del flusso migratorio, Gentiloni ha cercato di fare i soliti equlibrismi verbali. «Se improvvisamente i migranti scomparissero dalla nostra economia – spiega Gentiloni – l’economia del nostro paese andrebbe a farsi benedire. Dobbiamo farli arrivare in modo regolare, non pericoloso per loro e organizzato e questo lo puoi fare quando ti trovi, com’è capitato a Salvini grazie al suo predecessore e al mio governo, in una situazione che non è di emergenza». «Nel corso del 2017 avevamo fine settimana in cui arrivavano 12-13 mila persone. Questa situazione l’abbiamo superata. Si poteva passare da una situazione irregolare a una situazione regolata. Non l’hanno fatto perché una tensione su questo argomento fa comodo, fa gioco». «Bisogna gestire i flussi ma mantenersi umani, chi fugge da una guerra quando bussa ai nostri porti deve essere accolto altrimenti io non riconosco l’Italia», ha concluso l’ex premier.

Commenti

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  • Mauro Collavini 29 Luglio 2019

    Incredibile, a distanza di oltre un anno scopre che non avrebbero dovuto fare, che hanno sbagliato. Che razza di stupido e cieco, ci ha fatto vivere i peggiori anni di questo secolo, dove noi italiani non veniovamo tutelati, pensavanop solo di tutelare i migranti e sempre e comunque a ns. spese. Caro Gentiloni, dimettiti e vai a fare un altro lavoro. Da te e quelli del PD solo ingiustizie e danni.

  • salvatore 27 Luglio 2019

    ipocrita sei come il gatto e la volpe.

  • Giuseppe Tolu 26 Luglio 2019

    E quindi? Che avete allora da rompere le vasche da bagno al governo?