Blitz antimafia nell’agrigentino: preso anche un consigliere comunale

12 Lug 2019 9:28 - di Alberto Mariani

Finisce di nuovo agli arresti, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, il consigliere comunale di Licata (Agrigento), Giuseppe Scozzari, che era già stato arrestato nei giorni scorsi nell’ambito di un’operazione antimafia dei Carabinieri. Scozzari, 47 anni, responsabile dell’ufficio tecnico del San Giacomo d’Altopasso e consigliere comunale di Licata, si era dimesso proprio a seguito del primo arresto.

Pedinamenti per filmare i summit

“Su di lui, i Pubblici Ministeri hanno fornito al Gip di Palermo ulteriori elementi che hanno ulteriormente rafforzato il quadro probatorio – dicono gli inquirenti – Durante i pedinamenti, i carabinieri avevano filmato summit ed incontri segreti fra gli elementi di vertice e gli affiliati della consorteria mafiosa. Era stata accertata persino un’estorsione per lavori edili realizzati in Germania”. Documentati anche gli interessi del sodalizio nel settore delle slot machines, attraverso una compiacente società di distribuzione di apparati elettronici da gioco.

Altri otto arresti

I Carabinieri del Comando Provinciale di Agrigento hanno eseguito altre 8 ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di vertici ed affiliati delle famiglie mafiose di Cosa Nostra di Licata (Agrigento) e Campobello di Licata. L’operazione, eseguita su input della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo con il nome in codice Assedio, fa seguito all’indagine che, il 19 giugno scorso, aveva già fatto scattare 7 fermi di indiziato di delitto per associazione mafiosa armata. I Carabinieri hanno così inferto un nuovo duro colpo alle famiglie mafiose di Licata e Campobello di Licata.

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